Nizza. Secondo colpo in due mesi ai danni del negozio “Tiffani”, sfondata la vetrina con un’auto

Ignoti malviventi hanno distrutto per la seconda volta in poco più di due mesi e mezzo con un’auto (utilizzata come ariete) la saracinesca e la vetrina del negozio Tiffani, che fa ad angolo tra la piazza principale del paese e via Umberto I. Immediato l’intervento del proprietario che abita al piano di sopra. In pochi istanti, intorno alle tre della scorsa notte, hanno sventrato il locale. A quanto pare non avrebbero portato via molto e nel volgere di un paio di minuti si sono dileguati. Sul lungo sono intervenuti i carabinieri della stazione di Roccalumera, competenti per territorio, al comando del luogotenente Santo Arcidiacono, i quali hanno avviato le indagini. In fase di quantificazione la merce rubata: articoli da regalo e pelletteria. Il precedente episodio si era verificato lo scorso 3 dicembre, sempre di notte e con la stessa tecnica, un’auto utilizzata come ariete per sfondare la vetrina, la prima che fa ad angolo con la centrale via Umberto I, la Statale 114. Anche allora il proprietario si accorse praticamente in tempo reale di cosa stesse accadendo. Un doppio episodio inquietante che ha scosso la serenità della cittadina jonica. Su quanto accaduto spetta adesso ai carabinieri far luce, stringendo il cerchio sugli autori del colpo.

Nel corso della mattinata il Circolo del Partito democratico di Nizza di Sicilia ha espresso "vicinanza e solidarietà nei confronti dei commercianti che ancora una volta sono stati vittime di furti e danneggiamenti. Ci preoccupa il ripetersi e l’aumento dei reati contro le attività commerciali e le abitazioni – si legge ancora – crimini che danneggiano la nostra fragile economia e creano allarme sociale nella cittadina. Chiediamo alle Forze dell’ordine ed alle istituzioni competenti risposte immediate che diano più sicurezza ai cittadini. E chiediamo a tutte le forze politiche e sociali, alle Amministrazioni dei comuni della riviera jonica, di non sottovalutare il problema e di attivarsi unitariamente affinchè nessuno resti solo di fronte a tali minacce".