Nuova visita all’assessorato al risanamento. -In scena- la famiglia Maceli, ancora in attesa dello sgombero dell’alloggio di rione Aldisio

Hanno da poco abbandonato la sede dell’assessorato al risanamento inveendo pesantemente contro il dirigente Maria Canale. Stavolta non si tratta però delle donne che occupano abusivamente la casa di rione Aldisio, bensì di coloro cui quella casa spetta di diritto, Antonina Maceli, Ivana Occhino e la ragazzina quindicenne figlia di quest’ultima. Finora hanno atteso pazientemente, nella loro stanza di albergo, che la situazione si sbloccasse, ma oggi hanno detto basta.

Questa mattina si sono presentate in via Trento chiedendo ad “alta voce- di poter incontrare l’architetto Canale. Si sono sfiorati momenti di tensione quando le donne hanno avuto l’impressione che la dirigente, alla loro vista, aveva preferito cambiare strada. Solo un’impressione appunto, perché dopo qualche minuto le tre inquiline di via La Rocca sono riuscite ad incontrarla. Un dibattito decisamente acceso, concluso qualche minuto fa, ma che tuttavia, considerate urla e grida che hanno accompagnato l’uscita delle donne, non sembra essere terminato nel migliore dei modi. Non è dunque escluso che, come avvenuto nelle scorse giornate con i baraccati di via Bisignano ed ex-Asilo Nido, prossima tappa siano i corridoi di Palazzo Zanca.

(foto Dino Sturiale)