Omicidio Campagna: la Corte di Cassazione conferma gli ergastoli per Alberti junior e Sutera

Adesso il verdetto è definitivo. Il caso Graziella Campagna, la diciassettenne stiratrice di Saponara uccisa l’8 dicembre del 1985, si conclude dopo 24 anni. Dopo un’ora e mezzo di camera di consiglio la Prima sezione della Corte di Cassazione ha confermato la condanna all’ergastolo per gli esecutori materiali, il boss di Cosa Nostra,il palermitano Gerlando Alberti junior e per il fido Giovanni Sutera.

Respinti, dai giudici della Corte Suprema, tutti gli appelli presentati, sia da parte dei difensori dei due imputati che dalle parti civili così come aveva chiesto il procuratore Generale Martuscello. La Corte di Cassazione ha confermato in pieno, dunque, la sentenza emessa dalla Corte d’Assise d’appello di Messina il 18 marzo dell’anno scorso.

«Giustizia è fatta: nonostante siano passati ben 24 anni dalla sua uccisione, oggi, nostra sorella Graziella ha vinto la sua battaglia. Speriamo che la legalità continui a crescere». Questo il commento con il quale Pietro e Pasquale Campagna, fratelli di Graziella, hanno accolto la lettura del verdetto della Cassazione nell’Aula della Prima sezione penale di piazza Cavour.

La famiglia Campagna è stata assistita dall’avvocato Fabio Repici, mentre i due imputati erano assistiti dagli avvocati Antonello Scordo e Carmelo Vinci.