Omicidio Piccolo: tutto da rifare in Corte d’Assise d’Appello

Si deve ricominciare quasi da zero nel processo d’appello per l’omicidio di Francesco Piccolo, ucciso al Villaggio Aldisio il 29 dicembre 2003. Alla sbarra i fratelli Felice e Basilio Schepis, entrambi assolti in primo grado dai giudici della Corte d’Assise di Messina. Il Procuratore Generale Franco Langher oggi ha chiesto la parziale rinnovazione del dibattimento, per ascoltare Massimo Arigò.

Quest’ultimo nel marzo scorso ha rilasciato nuove dichiarazioni, confessando di non aver detto tutta la verità durante il processo in Corte d’Assise.

Gli investigatori della Mobile avevano intercettato un colloquio in carcere fra Arigò ed il suo compagno di cella Vittorio Catalano. Grazie alla conversazione si scoprì che ad uccidere Francesco Piccolo, erano stati i due fratelli Schepis. Ma la testimonianza resa da Arigò in primo grado non aveva convinto i giudici che avevano chiesto alla Procura di valutare la sua posizione.

Il processo riprenderà il 13 marzo prossimo con l’interrogatorio di Massimo Arigò.

Nella discussione nel carcere di Gazzi fra Arigò e Catalano quest’ultimo confessò che erano stati i fratelli Schepis ad uccidere Piccolo. Catalano, invece, si sarebbe autoaccusato dell’omicidio per scagionare i due Schepis. Una forma di rispetto per i fratelli che quel pomeriggio lo avevano accompagnato e spalleggiato.