Operazione -Gioco d'azzardo-: 21 avvisi di conclusione indagini per messinesi -eccellenti-

Operazione -Gioco d’azzardo-: 21 avvisi di conclusione indagini per messinesi -eccellenti-

Redazione

Operazione -Gioco d’azzardo-: 21 avvisi di conclusione indagini per messinesi -eccellenti-

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giovedì 04 Dicembre 2008 - 13:17

L'inchiesta della Procura di Reggio vede coinvolti politici, professionisti ed imprenditori. Archiviazione per il giudice Giuseppe Savoca

Una delle più clamorose inchieste riguardanti Messina, la “Gioco d’azzardo-, è giunta ad una fase cruciale dell’iter giudiziario. La Procura di Reggio Calabria ha inviato 21 avvisi di conclusione delle indagini ad imprenditori, esponenti politici, professionisti, funzionari di polizia, avvocati ed esponenti di clan mafiosi.

Un’operazione che nel maggio 2005 destò scalpore per l’arresto di nomi eccellenti che finirono nel calderone della Procura reggina e per le pesanti accuse che venivano loro mosse (dall’asssociazione mafiosa al riciclaggio passando per la corruzione e la concussione).

Il primo dato che balza all’occhio è l’archiviazione totale della posizione del giudice messinese, nel 2005 presidente del Tribunale del Lavoro, Giuseppe Savoca che al’epoca finì agli arresti domiciliari per rivelazione di segreti d’ufficio.

Ad incastrarlo l’ intercettazione ambientale di una discussione all’interno di un bar con l’imprenditore Siracusano anche lui indagato nell’inchiesta. Ma nel corso della conversazione Savoca non avrebbe fatto alcuna rivelazione su informazioni relative ad indagini che riguardavano lo stesso Siracusano, all’epoca in corso sul conto dell’interlocutore.

E dunque archiviazione parziale anche per Salvatore Siracusano e per l’ex sottosegretario Santino Pagano.

L’avviso di conclusione delle indagini ha raggiunto: Salvatore Siracusano, Alfio Lombardo, Domenico Paternò, Antonello Giostra, Santino Pagano, Antonino Rizzotto, Francesco Munafò, Giancarlo Panzera, Roberto Caligiore, Antonio Giuffrida, Nicolò Ripa, Rosario Spadaro, Alfredo Siracusano, Orazio Sturniolo, Tommaso Biluci, Giuseppe Azzarello, Carmelo Ventura, Domenico Guglielmo, Roberto Salmoiraghi, Letterio Arena ed il collaboratore di giustizia Antonino Giuliano.

L’inchiesta era partita a Milano dove alcuni magistrati stavano indagando su un traffico di armi e sul riciclaggio di denaro sporco. Grazie alle dichiarazioni di alcuni pentiti e dell’imprenditore messinese Antonino Giuliano,noto come pentito Alfa, l’inchiesta ha rivelato intrecci con personaggi di Messina.

Armi e denaro “sporco- partendo da alcune città della Sicilia, e anche da Messina, raggiungevano i Caraibi, l’Ungheria, la Polonia ed alcuni casinò come quelli di Campione d’Italia, di Saint Vincent, Questi ultimi punti d’appoggio fondamentali per riciclare il denaro illecito nel gioco d’azzardo.

In totale 25 società di Messina e Palermo erano coinvolte nel traffico, confermando il ruolo della città dello Stretto in alcuni degli affari più loschi del Paese.

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