Oro Grigio. Torna in carcere Pucci Fortino

Il Gip Mariangela Nastasi ha disposto la revoca dei domiciliari all’avvocato Giuseppe Fortino, arrestato lo scorso 9 maggio nell’ambito dell’inchiesta sul complesso Green Park di Torrente Trapani. Il legale è stato sorpreso fuori dalla propria abitazione di Capo D’Orlando, dove gli erano stati concessi i domiciliari a metà dello scorso luglio. La polizia ha eseguito nel pomeriggio il provvedimento di revoca siglato dal giudice per le indagini preliminari, e Fortino è stato riaccompagnato al carcere di Gazzi. Il legale è stato arrestato dopo le indagini condotte dai pm Angelo Cavallo e Giuseppe Farinella, scaturite dalle dichiarazioni dell’imprenditore-pentito Antonino Giuliano, confermate dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali. Indagini, coordinate dal dirigente della Squdra mobile Giuseppe Anzalone, che hanno svelato una maxi tangente da un milione e mezzo di euro sulla costruzione del Green Park, un complesso abitativo da 8 corpi di fabbrica, e gli espendienti messi in atto per il rilascio della concessione edilizia, secondo i magistrati illegittima. Al cantiere sono stati posti i sigilli. Per Fortino, l’ex presidente del consiglio comunale Umberto Bonanno, il geometra comunale Antonino Ponzio, i costruttori Giovanni e Salvatore Arlotta della Argemo costruzioni, i soci Giovanni e Santi Magazzu’ della Immobiliare Minutoli, ed il finanziatore Antonino Smidile, il processo comincerà il prossimo 15 novembre. Le accuse sono a vario titolo di associazione a delinquere, corruzione, falso e abuso edilizio. Parti civili sono il Wwf Italia, il Comune di Messina ed i privati che avevano già acquistato alcuni appartamenti del costruendo complesso.