Pecoraro: «Nessuna carenza di personale al Policlinico». Ma lo sciopero s’ha da fare

Rimangono i livelli essenziali di assistenza. Per i sindacati non vengono garantiti, e questo è un motivo sufficiente per scioperare. Viene meno, invece, la mobilitazione dei precari, dopo la firma, ieri, da parte dell’assessore regionale alla Sanità Massimo Russo dell’autorizzazione per i bandi che consentiranno le assunzioni a tempo indeterminato del personale precario.

Ma il commissario straordinario Giuseppe Pecoraro, tra l’altro presente ieri alla firma del sospirato decreto, non ci sta. Secondo lui, il vero problema è l’istituzione, dal primo maggio, del quinto turno di lavoro per infermieri e medici. «C’era una pratica che ho dovuto correggere – ha dichiarato Pecoraro -. Il quinto turno diminuisce le ore di lavoro settimanale, mentre la turnazione precedente, su quattro turni, determinava una maggiore prestazione di lavoro, con conseguente maggiore straordinario. Chiaramente gli interessati hanno subito un danno economico.»

«È una questione di legalità – ha precisato il commissario -, tutti gli ospedali che funzionano h24 hanno cinque turni. Con il sistema precedente, la guardie notturne e i festivi erano pagati come straordinari, mentre ora sono ore di lavoro ordinario. Nel solo 2007 il Policlinico ha sforato la spesa di 6 milioni per coprire gli straordinari, una somma che nel 2008 verrà risparmiata.»

Sulla carenza di personale lamentata dai sindacati, il commissario ha detto: «Affronteremo situazioni in cui c’è una carenza di personale, come abbiamo già fatto per il reparto di rianimazione».

Intanto, soddisfazione è stata espressa dal segretario provinciale della Flc Cgil Franco Di Renzo per la firma del decreto, che potrebbe mettere fine ad anni di lotta per la stabilizzazione. Sono 375 i precari che sperano in un vero lavoro, dopo avere prestato servizio per anni con la spada di Damocle della riconferma ad ogni scadenza di periodo. «Adesso speriamo che si proceda rapidamente al bando – ha precisato Di Renzo -. Per quanto riguarda il quinto turno, non è questo il problema, confermiamo che i LEA non sono rispettati ed è questo il motivo dello sciopero.»

A dire il vero, scioperare il giorno dopo una vittoria tanto attesa sembra poco opportuno, ma, paradossalmente, i termini per la revoca sono scaduti e bisogna rispettare l’impegno.

Nella foto, di Dino Sturiale, un momento della manifestazione dei precari del febbraio scorso davanti alla Prefettura