Pensionato arrestato dai Carabinieri per usura ed estorsione

Un modesto prestito di denaro negli anni aveva raggiunto la cifra di 50.000 euro. Gli interessi del 15% mensile avevano fatto lievitare enormemente il debito. E per una imprenditrice, che lo aveva contratto in un momento di difficoltà economica, si sono spalancate le porte dell’inferno. Solo la denuncia ai Carabinieri le ha evitato di proseguire in un calvario iniziato più di due anni fa. I Militari dell’Arma della Compagnia Messina Sud hanno arrestato un pensionato di Nizza di Sicilia, Pietro Beniamino, 71 anni per usura ed estorsione pluriaggravata.

Nei primi mesi del 2006 la donna, su consiglio di un amico, si rivolse a Beniamino per ottenere il prestito. La vittima consegnava al pensionato assegni postdatati ricevuti dai suoi clienti, ricevendone in cambio denaro contante decurtato del 15% a titolo d’interessi. Nel tempo il debito è lievitato fino a raggiungere la cifra di 50.000 euro che la donna non è più riuscita ad onorare. Così Beniamino, in preda all’ira, ha minacciato di sparare al lei ed al marito e di farli saltare in aria se entro il sei marzo non avessero consegnato tutto il denaro.

A questo punto alla donna, in preda alla disperazione, non è rimasto altro da fare che denunciare tutto ai Carabinieri. I Militari hanno, quindi, approntato una trappola nella quale Beniamino è cascato in pieno. Hanno chiesto alla donna di fissare un appuntamento con il pensionato e consegnargli l’assegno richiesto. Ma quando Beniamino ha avuto il titolo di credito in pungo sono intervenuti i Carabinieri che lo hanno arrestato. L’uomo, già interrogato dal gip Massimiliano Micali che ha convalidato l’arresto, ha ottenuto gli arresti domiciliari.