Il Ponte è una sfida che la Sicilia può raccogliere, parola del Distretto della Meccanica siciliana

«Le ampie rassicurazioni fornite lunedì dal presidente della società -Stretto di Messina- Pietro Ciucci al presidente della Regione Lombardo circa i tempi di cantierizzazione ed esecuzione dei lavori di costruzione del Ponte sullo Stretto apre per l’intera Sicilia scenari quanto mai interessanti. È a progetti di questo genere che il Distretto della Meccanica siciliana guarda con grande interesse, nella piena consapevolezza di avere al proprio interno energie imprenditoriali e risorse professionali all’altezza di simili sfide.»

Lo ha detto ieri Guglielmo Drago, presidente del Distretto della Meccanica siciliana, il Consorzio che, a distanza di cinque mesi appena dal riconoscimento ottenuto dalla Regione Sicilia, conta già circa 150 aziende consorziate, distribuite tra le principali aree industriali isolane, con una forza lavoro di più di 4 mila unità ed un fatturato complessivo di oltre 400 milioni di euro.

«Lo sviluppo della Sicilia, e più in generale di quell’ampia porzione del nostro Paese che si affaccia sul Mediterraneo, che è già oggi, e sempre più diventerà, una delle aree principali di scambio – ha proseguito Drago – richiede interventi, ad ogni livello, non solo materiali, adeguati. Bene fa dunque il governatore Lombardo a spingere con decisione sul pedale dell’ammodernamento della rete delle infrastrutture, operazione che, come ha più volte ribadito anche in campagna elettorale, non può avvenire senza il pieno coinvolgimento delle risorse esistenti nella nostra regione, anche per evitare di dare il via ad nuovo processo di -colonizzazione- dell’economia isolana. La costruzione del Ponte sullo Stretto rappresenta, dunque, anche per noi, un’occasione imperdibile di crescita e di sviluppo. Noi siamo pronti.»

Nella foto il presidente del Distretto Guglielmo Drago (a destra) con il direttore Francesco Piluso