Il processo all’ex Assessore regionale all’industria Marina Noè, chiesta la condanna a 2 anni

Il pm Federica Rende, alla fine del processo di primo grado davanti ai giudici della I sezione penale, ha chiesto la condanna a 2 anni di reclusione per Marina Noè, ex assessore regionale all’industria.

L’esponente politico è accusata di abuso d’ufficio, per aver condizionato una delibera di Giunta regionale del 2003 che dichiarò il commissariamento dell’Ente porto di Messina.

La Noè nominò un commissario ad acta che revocò alle Consortili Smeb, i cantieri navali messinesi, la concessione per il bacino di carenaggio. La recoca della concessione, due anni prima della scadenza naturale, impedì alla curatela fallimentare della Smeb di procedere con l’esercizio provvisorio. Fu il colpo definitivo per i cantieri.

Secondo la Procura, la Noè avrebbe dovuto astenersi -in presenza di un interesse privato-. Le commesse per la manutenzione dei mezzi Rfi e Caronte e Tourist in sevizio nello Stretto, infatti, passarono dalla fallita smeb ai cantieri Noè di Siracusa.

Il processo riprende il prossimo 1 ottobre per dare la parola aglia vvocati delle parti civili, cioè il dismesso Ente Porto e la curatela fallimentare Smeb.