Protesta dei dipendenti dell’Hotel Europa di Tremestieri

Dopo l’Hilton di Portorosa e il Jolly Hotel di Messina, all’elenco delle v, ertenze cittadino si aggiunge un’altra “stella” anzi si aggiungono altre stelle: quelle dell’Hotel Europa di Tremestieri dove da questa mattina, 13 dipendenti su 18, hanno incrociato le braccia inscenando una protesta all’ingresso della struttura alberghiera. La situazione vertenziale, spiega la Fisascat Cisl, nasce dai mancati pagamenti delle retribuzioni dal mese di novembre 2008, che hanno obbligato i lavoratori, quattro dei quali licenziati, a ricorre alle vie legali per recuperare le spettanze. Ciò per cui oggi i dipendenti della ditta Duesse srl che gestisce l’albergo protestano, è. il reintegro dei lavoratori.

“Ci siamo incontrati con i rappresentanti della Duesse per trovare tutte le soluzioni percorribili a superare sia il problema contingente del pagamento delle retribuzioni che l’attuale situazione di crisi generale e del settore turismo – affermano i segretari della Fisascat Cisl di Messina Pancrazio Di Leo e Francesco Rubino. Abbiamo, invece, dovuto registrare che la Duesse, che gestisce con la catena Best Western la struttura alberghiera, non intende usufruire degli strumenti previsti in questi casi e che gli sono stati proposti durante l’incontro con l’obiettivo di salvaguardare il posto di lavoro dei dipendenti”.

La Fisascat ha chiesto all’azienda di ricorrere ad ammortizzatori sociali o altri strumenti previsti dalle recenti normative anticrisi e condivise dalle parti datoriali come Federalberghi, Confcommercio, Centro Servizi Turismo. Per tutta risposta, invece, l’azienda ha licenziato quattro dipendenti e continua a trasmettere lettere di contestazione ai dipendenti palesemente strumentali. “Non capiamo tale atteggiamento – concludono Di Leo e Rubino – soprattutto perché la struttura sta registrando anche il pienone di prenotazioni e quindi il lavoro non manca. Lo sciopero continuerà a oltranza chiedendo all’Azienda la riassunzione del personale licenziato e il ripristino della piena serenità lavorativa”.