Sbarco di clandestini. Al via le operazioni di soccorso. Sono 85 uomini, in buone condizioni

Sono 85, tutti uomini, molti giovanissimi, i clandestini sbarcati oggi pomeriggio al molo Colapesce. Sono in buone condizioni, qualcuno di loro è in ipotermia per il freddo, però per nessuno al momento è stato disposto il ricovero in ospedale e sono stati medicati e rifocillati sul molo stesso, dove è stato approntato un punto di emergenza.

La maggior parte di loro dichiara di essere curdo o palestinese, ma le autorità non gli credono. Potrebbe trattarsi infatti di un espediente per guadagnarsi l’asilo politico. Secondo la polizia, sembrano soprattutto di provenienza libica ed egiziana, anche se è ancora difficile stabilirlo perché sono tutti privi di documenti di identità. Al molo Colapesce sono in corso le operazioni di soccorso. Insieme alle forze dell’ordine, ci sono diverse ambulanze e i volontari delle associazioni di volontariato, e alcuni traduttori, coordinati dalla Prefettura.

Il barcone, lungo circa 20 metri, che riporta delle scritte in arabo, è stato avvistato stamane al largo di Santa Teresa. Pare che abbia avuto un’avaria al motore ed abbia imbracato acqua, anche se non rischia di affondare. E’ stato rimorchiato dai mezzi della capitaneria di Porto fino a Messina. Da qui saranno trasferiti, almeno per le prossime 24 ore, nell’area della Fiera. Si ipotizza in seguito il trasferimento al centro di permanenza temporanea di Crotone e ad un altro centro di prima accoglienza siciliano. Ancora non è chiaro da dove vengono, ma con molta probabilità erano diretti in Calabria. Cinque, forse sei di loro sono stati trasferiti in Questura per essere interrogati. Sono in stato di fermo. Tra di loro potrebbero esserci gli scafisti.

(Nella photogallery le immagini dell’arrivo del barcone e i primi soccorsi prestati ai clandestini. Foto di Dino Sturiale)