Sciopero nazionale trasporti: sarà una lunga giornata

Adesione intorno all’80%. Cantano vittoria i sindacati per l’adesione massiccia alla protesta. «Dalle 21 di ieri sera gli unici treni che camminano sono quelli garantiti dalla legge 146/90» ha dichiarato Enzo Testa, segretario provinciale Fit Cisl. Coinvolto anche il settore navigazione: su tre traghetti di Rfi solo uno, l’Iginia, ha effettuato l’attraversamento dello Stretto per trasportare i treni a lunga percorrenza garantiti dalla legge.

Per quanto riguarda il trasporto cittadino, i primi dati numerici parlano di un’adesione del 100% dei tranvieri, mentre la percentuale sfiora il 90% per gli autisti degli autobus.

«Il problema è sentito dai lavoratori del settore – ha detto Testa -. Lo sciopero serve a sensibilizzare le persone che usano i mezzi pubblici, perché si rendano conto dell’importanza di questo servizio, e di come necessiti di maggiore attenzione. I disagi ci sono, e ce ne dispiaciamo, ma ribadisco che non si tratta di uno sciopero selvaggio. La legge 146/90 è stata rispettata. Certo, il fatto stesso che ferrovieri e ferrotranvieri siano uniti in questa protesta aumenta i problemi, ma il fatto è che abbiamo bisogno di rinnovare il contratto, specialmente al Sud.»

«Dalla massiccia adesione che si registra in città – ha sottolineato Testa in una nota in tarda mattinata – deve comunque emergere l’esigenza, ormai non più rimandabile, di sedersi attorno a un tavolo e affrontare seriamente il problema della mobilità urbana. Oggi più che mai. L’alta percentuale di adesione all’Atm, dove negli ultimi mesi si sono registrati numerosi scioperi per il mancato pagamento degli stipendi e i tanti problemi organizzativi e gestionali, deve fare riflettere sul malcontento che serpeggia tra i lavoratori per le vicende note a tutti.»