Sinatra chiude piazza Duomo agli ambulanti, ma dopo il sit-in arriva la deroga per il Corpus Domini

Da mezzanotte erano fermi con i loro furgoni davanti all’ingresso di Palazzo Zanca, e non volevano saperne di andare via. Parliamo degli ambulanti, anzi, degli -operatori di aree pubbliche-, come li chiama adesso la legge, che hanno organizzato un sit-in di protesta dopo essere venuti a conoscenza di una delibera del commissario Gaspare Sinatra datata 1 aprile che vietava di piazzare bancarelle e quant’altro a piazza Duomo in occasione delle festività del Corpus Domini (questa domenica), della Madonna della Lettera (3 giugno) e dell’Assunzione (15 agosto).

Una decisione contro quella che è ormai, piaccia o no, una tradizione annuale, e che non poteva non provocare conseguenze. Una quarantina gli ambulanti in sit-in davanti al Municipio, con i rappresentanti sindacali in attesa di chiarimenti (già chiesti, per la verità, il 6 maggio scorso, senza risultati). Una delegazione, composta da Angelina D’Angelo e Rito Riccardo del Fosapi-Citec e da Filippo Zuccarello della Fida-Confcommercio ha incontrato il dirigente esperto Salvatore Vernaci (Sinatra è fuori città), dal quale ha ottenuto una deroga per la festività del Corpus Domini, quella di domenica prossima. «La vertenza – afferma Riccardo – rimane aperta per le altre due festività», anche se a questo punto non si capirebbe il senso di concedere una deroga per una delle tre e non per le altre due.

In realtà la delibera, secondo quanto sostengono i sindacati, sarebbe nata da un problema di tutt’altra natura, che nulla c’entra con i commercianti ambulanti, ma per punire alcuni -morosi- che non avrebbero pagato concessioni per questioni edili e di scavi, Sinatra avrebbe allargato la delibera anche ai commercianti «per non scontentare nessuno». La questione è stata tamponata, se ne riparlerà poco prima del 3 giugno?