Smaltimento irregolare di rifiuti prodotti da un supermercato. Multa salata per il gestore del punto vendita

Nel corso di un controllo sul territorio in località San Michele, gli agenti del Nucleo Decoro Urbano della Polizia Municipale hanno accertato che il personale dipendente di un supermercato, stava effettuando l’abbandono, presso un sito non autorizzato, di rifiuti prodotti dal supermercato stesso. Nell’area antistante l’esercizio commerciale, erano stati temporaneamente depositati avanzi della lavorazione della macelleria, della salumeria, nonché, in alcune scatole di cartone, scarti di frutta e verdura in via di decomposizione, probabilmente lasciati lì sito da alcune ore.

Gli uomini, agli ordini del tenente Biagio Santagati dopo essersi appostati nei pressi dei cassoni destinati alla raccolta dei RSU, dove anche giorni addietro era stato accertato l’abbandono di rifiuti riconducibili al supermercato stesso, hanno notato due dipendenti del supermercato, riconoscibili dalla divisa lavorativa, trasportare, a più riprese e a mezzo di carrelli per la spesa di quelli in uso al punto vendita, alcune decine di grossi sacchi contenenti rifiuti vari e quindi riversarli all’interno dei cassonetti della nettezza urbana.

Gli agenti sono dunque immediatamente intervenuti identificando i due addetti e chiedendo loro spiegazioni su quanto visto. I dipendenti dell’attività hanno riferito che lo smaltimento dei rifiuti effettuato in quella modalità, era una “consuetudine” . Gli uomini della sezion decoro hanno verifiato il contenuto dei sacchi appena depositati che all’interno contenevano circa cinque metri cubi di rifiuti prodotti dalle verie attività del supermercato e che stavano per essere illecitamente smaltiti.

Dopo aver effettuato i dovuti rilievi ed accertamenti gli addetti della società Messinambiente sono dunque intervenuti per un regolare svuotamento dei cassoni. Il gestore del punto vendita dovrà pagare un multa di 3116 euro ma soprattutto è stato stabilito l’immediato ritiro dal commercio delle sostanze alimentari considerate pericolose per la pubblica incolumità. (la foto non si riferisce al fatto)

Giuseppe Girolamo