Smaltimento rifiuti speciali in provincia di Messina: avanzate 74 richieste di rinvio a giudizio

Il sostituto procuratore della Repubblica di Patti, Gaetano Scollo, ha chiesto al gip il rinvio a giudizio di 74 amministratori e dipendenti di varie aziende che si sono occupate dell’espurgo delle fognature comunali e dei pozzi neri privati a Salina. L’inchiesta, che ha riguardato il periodo compreso tra il 2000 e il 2007, si è poi allargata al resto della provincia. Le ditte coinvolte sono tutte della provincia di Messina ed hanno operato oltre che a Messina anche a Capo D’Orlando, Rocca di Caprileone, Naso, Ficarra, Piraino, Tusa, Caronia, Ucria, Frazzano’, Torrenova, Gioiosa Marea, Sant’Angelo di Brolo, Longi, Galati Mamertino, San Salvatore di Fitalia, Floresta, Librizzi, Acquedolci, Mirto, Patti, San Fratello e Alcara Li Fusi. Agli indagati e’ stata contestata una reiterata attività di traffico di rifiuti speciali, in particolare liquami che sarebbero stati poi smaltiti abusivamente in luoghi non idonei e presso depuratori senza le prescritte autorizzazioni, nonostante si trattasse di rifiuti provenienti da Comuni diversi, con conseguenti falsi e frodi nelle pubbliche forniture. Il pm Scollo agli amministratori delle ditte ha contestato anche il concorso al fine di conseguire un ingiusto profitto.