Smaltivano rifiuti speciali senza autorizzazioni. Quattro arresti

Pur non avendo alcuna autorizzazione gestivano a livello familiare un’azienda che si occupava della gestione dei rifiuti speciali pericolosi e non.

In manette sono finiti Giorgio Santoro e il figlio Rosario, di 51 e 18 anni, Luigi Di Dio, 28 anni e Rosario Aloisi, 30 anni in applicazione del decreto del presidente del consiglio dei ministri che ha esteso sino al 31 dicembre 2012 lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani in tutta la Sicilia. Proprio in tale contesto, i carabinieri della stazione di Gazzi in collaborazione con i carabinieri del Noe di Catania hanno messo le manette ai quattro che sono stati sorpresi mentre, all’interno di un capannone, gestivano lo smaltimento dei rifiuti speciali pericolosi e non, mediante la combustione di parti meccaniche con lo scopo di separarne delle “frazioni merceologiche”.

Tuttavia nel corso degli accertamenti dei carabinieri è emerso che gli scarti delle lavorazioni confluivano, tramite lo scarico dei reflui industriali, direttamente sulla pubblica via, in assenza di processi depurativi. I militari dell’arma hanno altresì accertato che tutte le attività svolte avvenivano in assenza delle previste autorizzazioni.