Smascherato falso prete: raccoglieva elemosina che poi giocava al tavolo verde.

La sua presenza veniva segnalata da due mesi, in giro per la città. Qualche giorno fa, sfortuna sua, è incappato in un -collega-, vero, che è anche cappellano della Polizia. Gli agenti dell’Ufficio prevenzione generale della Questura, diretti dal funzionario Mario Ceraolo, hanno così smascherato G.G., 39 anni, di Santa Lucia sopra Contesse, denunciato a piede libero per truffa ed usurpazione di titolo. Spacciandosi per Padre Luca, esibendo sul taschino della camicia un crocifisso per essere più credibile, l’uomo andava di scuola in scuola e presso case di provati a chiedere soldi da devolvere in opere di bene. Ieri mattina il falso Padre Luca si è presentato all’isitituto superiore La Farina, chiedendo offerte per una bambina orfana, momentaneamente ospite presso la comunità di San Giuliano, che doveva essere operata al cuore, a Padova. Gli insegnanti hanno preso tempo, chiedendo al religioso di ripresentarsi più tardi. Nel frattempo hanno raccolto informazioni presso la comunità di San Giuliano, dove ha loro risposto padre Salvatore, cappellano della Polizia. Il vero religioso ha quindi avvisato gli agenti e Padre Luca, tornato a scuola all’orario stabilito, ha trovato i poliziotti ad aspettarlo. Addosso aveva ancora 50 euro, frutto della questua. Messo alle strette, G.G. ha confessato: sarebbe affetto da manie ossessivo-compulsive causa gioco d’azzardo. Un morbo che lo divora, al punto da fargli vestire i panni del prete.