Uno studio rivela che la musica potenzia il linguaggio

Genitori in ansia per i bimbi alle prese col nuovo anno scolastico? Non obbligateli ore e ore sui libri, meglio un corso di musica che sembra aiutare a potenziare le capacità verbali, di lettura ed esposizione. E’ quanto emerge da uno studio eseguito da Gabriella Musacchia presso la Northwestern University in Illinois e pubblicato sulla rivista dell’Accademia Americana delle Scienze ‘PNAS’. I neurologi hanno infatti dimostrato che la pratica dello studio della musica potenzia dei meccanismi neurali rilevanti anche per il linguaggio. Tra effetto Mozart e quoziente intellettivo, è un crescendo di studi che dimostrano come la musica, l’ascolto ma soprattutto lo studio, può modificare alcune funzioni cerebrali e migliorare le performance in altri campi cognitivi. Poiché la musica è una esperienza multisensoriale, i neurologi hanno voluto vedere se studiare musica avesse anche influenza sulle capacità linguistiche. Così gli esperti hanno coinvolto un gruppo di musicisti con più o meno anni di pratica alle spalle e persone che invece non avevano mai studiato musica, facendo ascoltare loro brani (in audio o video) musicali o la voce di persone che parlano. I neurologi hanno studiato le reazioni del loro cervello misurando l’attività neurale dei partecipanti con degli elettrodi.