Tagli all’istruzione: comunione di intenti tra scuola, università e sindacato

«Le Università devono avere di meno, così spendono meglio.» Questo slogan è fuorviante, non condivisibile e pericoloso: parola del rettore Francesco Tomasello. Eppure è su questo che si basa il Decreto legge 112, che rischia, sempre secondo Tomasello, di destabilizzare il sistema universitario italiano.

L’assemblea convocata dalla Flc Cgil oggi ha riunito tutti gli attori della vertenza: docenti, studenti, amministratori, tutti preoccupati che i tagli inseriti nel Decreto 112/08 portino ad una perdita di qualità e di quantità nell’istruzione. Contro questa prospettiva è «opportuno unire gli sforzi», ha concluso il rettore, soprattutto a Messina, perché «quando mi dicono di rivolgermi al territorio per

recuperare le risorse tagliate, e mi trovo di fronte una città in ginocchio, aziende che licenziano e che chiudono, cosa posso fare?».

Per la Cgil erano presenti all’assemblea il segretario generale provinciale Franco Spanò, Graziamaria Pistorino e Franco Di Renzo della Flc Messina, Giusto Scozzaro, segretario generale Flc Sicilia e Rita Guariniello, responsabile del compartimento università della Flc nazionale. L’incontro è servito per anticipare le forme di lotta che docenti, ricercatori e studenti metteranno in atto a partire da settembre, se il Governo non modificherà il Decreto. Le iniziative andranno dal blocco dell’attività didattica alla sospensione di esami e lauree.

Nella foto, di Dino Sturiale, un momento dell’assemblea. Al tavolo, da sinistra, Scozzaro, Pistorino, Guariniello, Spanò.