Terremoto d’Abruzzo. Giornata di lutto nazionale. A Palazzo Zanca bandiere a mezz’asta

Bandiere a mezz’asta questa mattina a Palazzo Zanca, nella giornata del lutto nazionale per la celebrazione dei funerali delle vittime del sisma che la notte del sei aprile ha letteralmente devastato il territorio dell’Abruzzo, radendo al suolo intere frazioni. Sono circa 210 la bare posizionate, l’una accanto a l’altra, nella piazza d’Armi della Caserma della Scuola Ispettori della Guardia di Finanza de L’Aquila a Coppito, dove alle undici in punto sono inziate le esequie solenni. Tutti gli italiani, con il cuore e con la mente, siederanno accanto agli aquilani straziati dal dolore e stringeranno in un caloroso abbraccio coloro che nel giro di pochi secondi, oltre ad aver perso la casa, tra quelle macerie hanno visto e sentito morire un figlio, un genitore, un parente, un amico.

Un terremoto che con inaudita e cieca violenza, ha trascinato via con sé tante giovani vite, quelle che rappresentano il futuro, un futuro che, almeno per adesso, le popolazioni abruzzesi, nonostante l’enorme dignità dimostrata, a stento riescono ad immaginare. 20 i bambini che hanno perso la vita soffocati dalle macerie, 8 i ragazzi schiacciati dai tetti e dai soffitti crollati della casa dello Studente i cui corpi, ormai privi di vita, sono stati estratti dalla macerie dopo ore. Le telecamere di Raduno, Canale 5, Sy e La7 si sono accese sulla piazza del dolore dove già due ore prima l’inzio dei funerali, erano tante le persone chinate sulle bare a piangere i propri cari. Al rito funebre hanno partecipato tutti vescovi dell’Abruzzo e del Molise, 100 sacerdoti e 20 coristi.

(foto ansa.it)