Trasporto merci su rotaia. Panarello dice no alla soppressione: «A rischio 300 posti di lavoro»

L’allarme è stato lanciato qualche giorno fa dal segretario della Fit-Cisl Franco Barresi: «Il traffico merci su rotaia in Sicilia è in pericolo». Secondo quanto affermato dal sindacalista, infatti, la Società Cemat, che affida il trasporto delle merci più pregiate alla Divisione Cargo di FS, avrebbe rescisso il contratto con quest’ultima a fronte di un aumento imposto di oltre il 40%: ciò avrebbe dunque come conseguenza il drastico taglio di oltre il 50% dei treni che oggi traghettano nell’isola.

A queste dichiarazioni fanno eco oggi quelle del deputato regionale all’Ars Filippo Panarello (Pd) il quale sottolinea come la decisione di eliminare la e corse effettuate finora da una nave a quattro binari nella tratta tra Messina e Villa San Giovanni, non sarebbe altro che la diretta conseguenza della volontà delle Ferrovie dello Stato di eliminare l’attività di Cargo nel sud Italia: «Un orientamento questo – afferma Panarello – che equivale all’abolizione del trasporto merci su ferrovia da e per la Sicilia, con conseguenze gravi per l’economia regionale».

Da non sottovalutare poi le ripercussioni “umane” della vicenda. Tale decisione da parte della Divisione Navigazione di Messina, infatti, determinerebbe la soppressione di 300 posti di lavoro tra dipendenti Fs e addetti allr ditte private che gestiscono i servizi di pulizia e ristorazione. Motivazioni che hanno dunque spinto il deputato ha presentare un’interrogazione urgente al presidente della regione Raffaele Lombardo e all’assessore ai trasporti Titti Bufardeci affinché si intervenga per bloccare l’eliminazione del servizio merci da e per la Sicilia e si promuova al più presto un tavolo di confronto con la società Ferrovie dello Stato: necessario garantire un impegno adeguato alle esigenze di sviluppo per la regione e un ammodernamento de sistema dei trasporti su ferrovia.

(foto Dino Sturiale)