Una vertenza tira l’altra. Quella dei lavoratori dell’istituto di vigilanza “Il Detective- non è nuova, ma dalla settimana prossima vedrà partire una nuova fase, ancora negativa, che nella maggior parte dei casi rappresenta l’anticamera della “morte aziendale-: la cassa integrazione. La formula è quella della rotazione: a turno, cioè, per un totale di circa tre-quattro volte in un anno, 38 dei 141 dipendenti della società saranno in cassa integrazione. Il tutto è stato concordato con Cgil, Cisl e Uil e partirà il 19 agosto.
Lo comunica Giuseppe Chiarella, consigliere comunale di Forza Azzurri, responsabile dei servizi dell’istituto e rappresentate di quaranta lavoratori che non hanno aderito ad alcuna sigla sindacale e che a breve, probabilmente, si costituiranno in un sindacato autonomo. «Il problema più pesante – sottolinea Chiarella – si è creato con la perdita della commessa del Policlinico, dove c’è un potenziale di 27 postazioni di servizio e invece, attualmente, ne sono attive sette». Dal 31 maggio l’appalto è stato affidato provvisoriamente al KSM, un altro istituto di vigilanza, che lo deterrà fino a settembre. «Il commissario del Policlinico Pecoraro – prosegue Chiarella – ha disatteso quanto dichiarato in sede prefettizia di fronte alle organizzazioni sindacali, ovvero che avrebbe allargato il numero delle guardie in maniera consistente. Invece da sei che erano le ha portate a sette. Per quanto riguarda il nuovo appalto, che partirà a settembre, Pecoraro ha garantito la salvaguardia delle guardie che hanno prestato servizio fino al 31 maggio, ovvero di appena sei unità. Si era parlato anche di appalto unico vigilanza-parcheggi, e invece non se ne è fatto nulla».
L’auspicio di Chiarella è che, grazie anche all’interessamento del prefetto Alecci, Pecoraro provveda ad ampliare l’organico delle guardie, «anche per una questione di sicurezza». Intanto martedì partirà la cassa integrazione, e la vertenza sembra avviarsi verso una nuova fase buia.