Vertenza Futura: i lavoratori presentano un esposto alla Procura della Repubblica. E Buzzanca risponde: -Solo demagogia-

Dopo il dietrofront del sindaco Buzzanca che ieri, a dispetto di quanto annunciato, ha riaffidato alla cooperativa Futura alcuni servizi, questa mattina i lavoratori che la cooperativa non paga da oltre sei mesi, sono tornati a protestare. La pioggia battente ha rappresentato un ostacolo al sit-in organizzato questa mattina di fronte Palazzo Piacenti ma non ha certo fermato i lavoratori che si sono così spostati all’ingresso del Tribunale. Una delegazione di dipendenti guidati dalla rappresentante della Cgil Clara Crocè hanno presentato un esposto in Procura e hanno chiesto di essere ricevuti dal Procuratore Capo

“Se non fosse drammatica per le 120 persone che pur continuando a lavorare non percepiscono un euro da oltre sei mesi, questa situazione ormai sarebbe solo ridicola- commenta la segretaria generale della Fp Cgil -. Con il sindaco che si fa dettare condizioni e agenda politica dal consigliere comunale alla cui famiglia fa capo la cooperativa Futura”. I lavoratori, dopo l’impegno di Buzzanca a rescindere ogni contratto con la Cooperativa, avevano avviato le iniziative legali per il recupero delle retribuzioni non pagate e contestualmente avevano inviato al Comune una diffida formale a versare ulteriori somme alla cooperativa.

Mancato pagamento delle retribuzioni per oltre sei mesi, mancato versamento delle quote di TFR e delle indennità di maternità e malattia, azioni vessatorie nei confronti dei lavoratori che avevano manifestato. Queste le principali contestazioni che lavoratori e sindacato muovono alla Futura e al sindaco che non ha rispettato gli impegni assunti e che sono state riportate nell’esposto presentato oggi. “Una vicenda, questa della Futura, che testimonia l’arroganza con cui la politica ignora anche i più elementari diritti dei cittadini/utenti e del lavoratori”, conclude Crocè.

Ma Buzzanca non tarda a rispondere: «La Cgil non si smentisce, queste sono dichiarazioni irresponsabili. E’ solo demagogia: la cooperativa ha presentato il Durc ed è dunque mio dovere agire secondo quelli che sono i tempi più celeri possibili per il pagamento dello stipendio. Rimane fermo un punto: se la cooperativa non paga, il contratto verrà rescisso, ma in caso contrario non avrebbe senso».

(foto Sturiale)