Cristina Rossitto: “Ecco come e perchè Gli Invisibili sono stati costretti a chiudere”

Sono Cristina Rossitto ed ho rappresentato l'associazione gli Invisibili durante la sua attivita'.
Non abbiamo voluto esporre il lavoro dei volontari ed il nostro operato ad attacchi ingiusti ed immotivati, cosa che, purtroppo, e' accaduta comunque da parte di chi sembra essere sordo e cieco.
Per questo motivo abbiamo scelto, sin dall'inizio il silenzio, cosi' da non alimentare discussioni inutili. Molti di voi, giustamente, chiedono chiarimenti e per tal motivo vi riepilogo quanto accaduto, in circa sette mesi, con l'amministrazione.
A fine febbraio facciamo la prima richiesta verbale, durante uno dei nostri "tavoli tecnici", ai servizi sociali i quali si dimostrano apparentemente disponibili affinche' si individuasse un immobile da poter utilizzare per il nostro operato.
Dopo un mese le cose cambiano, Mantineo riferisce che l'assegnazione di un locale non e’ di sua competenza ma del dipartimento demanio e patrimonio.

Decidiamo di lasciar perdere e proviamo a continuare a svolgere la nostra opera da soli ma dopo un paio di mesi iniziamo ad avere problemi organizzativi e di spazio; le famiglie continuano ad aumentare.

Il nove aprile decidiamo di mettere per iscritto la richiesta e la protocolliamo al dipartimento demanio e patrimonio.ventuno giorni dopo il patrimonio risponde con lettera del 30/4/14

"In riferimento alla richiesta prot.93623 del 09/04/2014 si comunica che non si e' in condizione di accogliere la richiesta di comodato d'uso presentata da codesta associazione, cosi' come proposta."
Firma il dirigente Ing. N.M. Castronovo.

Il 19 maggio mandiamo nuova missiva chiedendo delucidazioni:

"In riferimento al mancato accoglimento della richiesta di comodato d'uso presentata da codesta associazione, prot. n° 93623 del 09/04/2014, desideriamo avere chiarimenti sul motivo del diniego."

Nove giorni dopo il dipartimento demanio risponde con lettera prot. n° 132704 del 28/05/2014

" In riferimento alla richiesta di chiarimenti prot. 125621 del 20/5/2014, si comunica che il comodato d'uso gratuito non e' compatibile con i principi di economicita' e redditivita' del patrimonio pubblico.
Firma il dirigente Ing. N.M. Castronovo.

Intanto il lavoro dell'associazione inizia a paralizzarsi. sono troppe le famiglie, troppi i volontari e troppe le donazioni da poter gestire all'interno dello studio professionale che, sin dall'inizio, e' stata la nostra sede.

Pubblichiamo il diniego su facebook

Si grida allo scandalo.

Molti si indignano, altri difendono il sindaco sostenendo che non e' certamente a conoscenza di una vergogna simile.
Si sta cercando di boicottarlo, di sporcare la sua immagine e che non puo' essere colpevolizzato per i comportamenti di un dirigente o per la negligenza dei servizi sociali, totalmente assenti e silenti davanti alle nostre richieste di aiuto.

Il 30 giugno siamo costretti a bloccare il lavoro dell'associazione.

Le famiglie non possono piu' essere accolte. Non possiamo ritirare le donazioni.

Il 15 luglio decidiamo di inoltrare nuova richiesta; questa volta facciamo richiesta a:dipartimento politiche sociali gabinetto del sindaco protocollo dipartimento demanio e patrimonio

Il 5 agosto risponde il demanio: "In riferimento alla vostra richiesta trasmessa in copia dall'ufficio di gabinetto, si comunica quanto segue: "In merito alla richiesta di assegnazione si confermano le note n° 109279 del 30/04/14 e n° 132704 del 28/05/2014. In merito alla richiesta di "concessione" si comunica che questo Ente, dopo la manifestazione di interesse per un determinato immobile comunale e la valutazione dell'importo annuo della concessione onerosa o della locazione, procede all'assegnazione in locazione o concessione amministrativa onerosa previa scelta del contraente mediante procedura di evidenza pubblica."
Firma il dirigente Ing. N.M. Castronovo.

Il 17 luglio ci contatta l'esperta del sindaco Clelia Marano. Si sta muovendo qualcosa. Ci sono delle disponibilita' reali.
Il 18 Luglio la gazzetta pubblica: "Gli Invisibili forse avranno una sede". La giornalista contattata dall’amministrazione, pubblica l'articolo che ci diede speranza.

Passano 15 giorni ma ancora nulla.
Risentiamo Clelia che si dimostra amareggiata e sconfortata, ci riferisce che, forse, c'e' una speranza al Palacultura.

L'uno agosto ci contattano dall'assessorato alla cultura, fissiamo un appuntamento con l'assessore Perna per visionare una stanza al palacultura che potrebbe essere idonea.

Il 5 agosto alle 13.30 visitiamo il locale insieme all'assessore disponibile ad accoglierci al Palacultura.

L'assegnazione dell'immobile da parte del dipartimento alla cultura, ci avrebbe dato la possibilita’ di riprendere il nostro operato e di avviare all'inizio dell'anno scolastico, con le scuole, il "Progetto scuola". Gia' sei plessi scolastici e due dirigenti disponibili a stilare dei protocolli di intesa con gli Invisibili al fine di diffondere la cultura della solidarieta' nelle scuole. Organizzare incontri educativi e di sensibilizzazione con i ragazzi.
Parallelamente avremmo continuato nel nostro lavoro di accoglienza alle famiglie in stato di disagio. L'assessore approva, il progetto e' interessante.
Ci chiede di inoltrare immediatamente richiesta al suo dipartimento cosi' da procedere immediatamente all’assegnazione ed evitare di incappare nelle ferie estive

Il 7 agosto la nuova richiesta e' gia' protocollata al n° 187312 al dipartimento politiche, culturali ed educative.
Intanto l'assessore Perna controlla se la stanza e' "assegnabile". Non ci sono altre richieste ne si ipotizzano altri usi. Libera da vincoli e' idonea all'assegnazione. Siamo entusiasti
.

Arriva ferragosto, ormai e' evidente che bisogna aspettare fine mese.

Richiediamo notizie ai primi di settembre, ci dicono che tutto e' alla firma del dirigente.
Richediamo notizie il 10 settembre, sempre alla firma del dirigete
Richiediamo notizie la settimana dopo, sempre in attesa della firma del dirigente.
Le famiglie che attendono da luglio di essere accolte diventano sempre piu' pressanti.
Il paradosso il 19 settembre, quando arriva una famiglia mandata a noi dal comune stesso!!

Alla fine anche la richiesta inoltrata all'assessorato alla cultura viene rifiutata:
"In riferimento alla nota introitata dall'assessorato cultura al n° 187312 del 07/08/2014, pervenuta a questo dipartimento in data 11/09/2014, si fa presente che l'ufficio scrivente in ossequio a quanto dettato dalla struttura organizzativa comunale, non e' competente per le assegnazioni dei locali facenti parte del patrimonio dell'ente, in quanto, tale competenza e' deputata al dipartimento demanio e patrimonio. La succitata nota viene trasmessa per i provvedimenti consequenziali, al dipartimento demanio e patrimonio."

Ritorniamo al punto di partenza, ritorniamo al patrimonio, da Castronovo, che ci ha gia' bocciato tutte le richieste precedenti.

il 22 settembre pubblichiamo la decisione di chiusura dell'associazione.

Nei sette mesi di “calvario” burocratico diverse persone "vicine" all'amministrazione e all’associazione si offrirono di intercedere affinche' si potesse procedere ma rifiutammo garbatamente, sostenendo che l'assegnazione doveva essere fatta senza intromissioni "amichevoli" in virtu' di quella moralita' e trasparenza che abbiamo sempre professato e manifestato.
Tutto doveva essere fatto secondo legge e coscienza.

Insomma meglio integri da morti che compiacenti da vivi

Cristina Rossito Puglisi
(che ha provato davvero a cambiare messina dal basso)