Anatomia di un miracolo: la musica come valore sociale

“L’attestazione di un miracolo: credo sia da considerare come un evento la presentazione di una nuova stagione concertistica firmata dall’Accademia Filarmonica con l’Associazione Bellini, un risultato ottenuto a costo di enormi sacrifici e nel disinteresse più o meno velato delle istituzioni. Stiamo risalendo lentamente dal baratro, non possiamo far altro che esprimere una grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto”. L’introduzione di Marcello Minasi, presidente dell’Accademia Filarmonica, definisce speranze e problematiche di un impegno vissuto come missione sociale: un servizio reso alla città, nonostante i noti tagli nel settore degli investimenti in campo culturale. Dello stesso avviso anche Giuseppe Ramires, presidente e direttore artistico della Bellini: “Stiamo lavorando per avvicinare i giovani alle nostre attività, presentiamo una stagione artisticamente eterogenea nel rispetto della tradizione dei due enti morali. Dopo l’estromissione dal Teatro Vittorio Emanuele, siamo riusciti ad accrescere il nostro pubblico grazie al trasferimento al Palacultura, una sistemazione tuttavia particolarmente onerosa per le nostre casse: rivedere la gestione di questa struttura è un’esigenza irrimandabile, ci auguriamo di poter usufruire di tariffe che riconoscano finalmente il valore del nostro lavoro. Oggi presento la mia ultima stagione da direttore artistico, sono onorato di aver dato negli anni il mio apporto a un’Associazione che ha contribuito a migliorare l’offerta culturale complessiva della città di Messina”. Presente alla conferenza stampa di Palazzo Zanca anche l’assessore alla Cultura Federico Alagna, che non si sottrae al confronto sul nodo Palacultura: “In primavera proporremo un nuovo disciplinare d’uso che tuteli le attività di tutte le associazioni concertistiche. Contestualmente prendo l’impegno di riaprire al pubblico l’Arena Cicciò, un luogo funzionale per la fruizione di eventi culturali nel periodo estivo”.

Primo appuntamento della nuova stagione concertistica il prossimo 15 ottobre al Teatro Vittorio Emanuele: sul palco il pianista Alexander Gadjiev si esibirà in un programma che comprende musiche di Schumann, Wagner-Liszt, Bach e Prokofiev. Il 26 novembre, invece, in scena uno degli eventi più attesi con il concerto al Palacultura dei pianisti Ramin Bahrami e Danilo Rea, un incontro tra la musica classica e il jazz a partire dalle note di Johann Sebastian Bach. “Vogliamo valorizzare i maggiori talenti italiani e siciliani in un percorso sicuramente eclettico, come da tradizione per le due associazioni – spiega Maria Grazia Spuria, direttore artistico dell’Accademia Filarmonica -. Sul palco del Palacultura si esibiranno dunque artisti di fama internazionale come il pianista Leonardo Pierdomenico, i Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, i Solisti Aquilani, Giovanni Guidi, Dario Candela, Francesca Dego e Francesca Leonardi. Il prossimo 20 ottobre ospiteremo lo spettacolo musicale di Tullio Solenghi, un racconto biografico dedicato a Mozart che ha già riscosso un grande successo in tutta Italia. Tra i graditi ritorni, mi preme ricordare quello della compagnia marionettistica dei Fratelli Napoli. In programma anche un lavoro firmato da Paolo Conte e una serie di collaborazioni con il Conservatorio Corelli”. Anche per la stagione 2017-18 si rinnoverà l’appuntamento con i Giovedì Musicali alla Sala Sinopoli del Teatro Vittorio Emanuele, sette appuntamenti da novembre a maggio con alcuni tra i più apprezzati giovani talenti siciliani.

Domenico Colosi