Presentata la prima edizione del SabirFest. Il Mediterraneo al centro della Kermesse

Una nuova occasione per riposizionare Messina al centro del panorama culturale del mondo mediterraneo: presentata questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo Zanca, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Tonino Perna, la prima edizione del SabirFest, una nuova ed ambiziosa kermesse dedicata alla letteratura ed alle arti performative che si svolgerà nel quartiere fieristico dal 25 al 28 settembre. Il festival, apparentato ad altre simili manifestazioni come l’Horcynus Festival e Naxoslegge, può contare sul patrocinio del Comune di Messina e su un contributo finanziario concesso dall’Ateneo peloritano, mentre sono ancora in via di definizione le sponsorizzazioni dei privati. Programmatica la scelta del nome, Sabir, la lingua franca che fu utilizzata dal Medioevo fino all’Ottocento nei porti e nelle città marittime del Mediterraneo.

L’attrazione principale del festival è costituita dalle conversazioni e dagli incontri con autori e artisti: numerosi gli ospiti che hanno confermato la propria presenza come la giornalista israeliana Amira Hass, l’attore Luigi Lo Cascio, il drammaturgo palermitano Vincenzo Pirrotta e l’antropologo Marco Aime. Previsti, inoltre, un percorso enogastronomico e artigianale (il SabirSuq) e una grande fiera del libro dove convivranno grandi e piccoli editori da tutta Italia (SabirLibri, diretto dall’attivista e promotrice culturale barcellonese Elisa Calabrò). Da sottolineare il notevole sforzo affrontato dagli organizzatori (l’editore di Mesogea Ugo Magno, Caterina Pastura, Claudio Prestipino, Biagio Guerrera, Gigi Spedale e Gaetano Giunta) per realizzare un cartellone così ricco di eventi (annunciati anche alcuni spettacoli teatrali e i concerti dei fratelli Mancuso e di Rosalba Lazzarotto) nonostante i drammatici tagli e le difficoltà di natura economica che caratterizzano in questo momento il mondo della cultura nel nostro paese. Particolarmente interessante, in questo senso, sarà anche il ruolo dei “sabirici”, i volontari (studenti delle scuole superiori e universitari o semplici appassionati) che daranno un contributo fondamentale per il buon esito della manifestazione.

In attesa della definizione del programma, che verrà presentato una settimana prima dell’inizio del festival, appaiono già chiari gli obiettivi dei promotori: coinvolgere la cittadinanza su temi di interesse generale come quelli riguardanti le primavere arabe, il conflitto mediorientale e le problematiche legate ai flussi migratori, coniugando l’approfondimento con l’intrattenimento e la promozione delle più interessanti esperienze culturali mediterranee.

Domenico Colosi