Antonella Ruggiero in concerto con i suoi regali di Natale e gli Angeli

Il concerto di Antonella Ruggiero dedicato ai brani prevalentemente sacri, alcuni dei quali legati al Natale, ha fatto tappa a Messina con grande successo di critica e di pubblico.

L’evento è stato organizzato da Fede Arte Musica e inserito nella settima edizione di “Messina-Il Natale degli Angeli”, all’interno della Cattedrale.

Alle ore 21,00, puntuale, dopo una introduzione, arriva Antonella Ruggiero, elegantissima, che introduce e spiega con un breve intervento la scelta del repertorio, dimostrando la sua felicità. Presenta i due musicisti, di estrazione jazz, che l’accompagneranno, Paolo De Sabatino al piano e Renzo Ruggieri alla fisarmonica, lasciando intuire che si creerà un’atmosfera raccolta, intima, in chiave acustica, dove verrà messa in risalto, ancora una volta, la formidabile e abile vocalità di questa nostra grande interprete.

E lei cattura e coinvolge subito le persone presenti, accorse numerose, sin dall’inizio e inserendo in scaletta sapientemente i brani con i quali ha iniziato anni fa, e continua ad approfondire, il suo percorso nella musica sacra e quelli inclusi nel suo nuovo album “I regali di Natale”. Ennesima conferma di volere privilegiare, come l’artista stessa ha affermato, musiche non trite e ritrite, convinta che quello che canta debba avere un valore ed un senso.

L’apertura spetta alla bellissima “Corale cantico”, composta da lei e da Daniele Fossati, così come faceva nel suo tour “Sacrarmonia”, inclusa nel suo primo album da solista, dopo la separazione dai Matia Bazar. “Libera” presentava in embrione spunti letterari e idee musicali che avrebbe sviluppato e focalizzato successivamente con maggiore convinzione, allontanandosi da logiche commerciali, assecondando i suoi desideri e ottenendo lusinghieri consensi, soprattutto da parte dei giovani.

Con “In una notte placida”, vengono rievocate le atmosfere natalizie che saranno mantenute con “Mille cherubini in coro” di Franz Schubert”, i canti tradizionali “Quem pastores laudarere”(tedesco),”, “Adeste fideles” (irlandese) introdotto da un solo di pianoforte, “Noel, noel, è nato il redentore (O holy night)” di A. Adam e “Panis Angelicus”di C. Franck, risalenti alla prima e seconda metà dell’Ottocento, fino alla bellissima e particolarmente suggestiva “Veni Veni Emmanuel”, un tradizionale francese del XV secolo.

Melodie che non hanno età, composte da artisti famosi ed altri sconosciuti, ma che arrivano a toccare le emozioni di chi ascolta, grazie ad una voce leggiadra e sicura che passeggia e vola anche sulle note più alte del pentagramma.

Una voce che si può permettere anche sperimentazioni vocali da new age come in “La danza – Tu mi shiva” o più classicheggianti in “Aria sulla IV corda” di Bach o nell’invocazione in “Kyrie” (Missa Luba) arricchite di tante sfumature: lei sembra dialogare tranquillamente con gli strumenti.

Il pubblico è calamitato ed ascolta attentamente, sull’onda di sincere emozioni, che si amplificano nel pathos e nell’intensità elargiti anche quando affronta le composizioni originali del suo repertorio “Echi d’infinito”, “Occhi di bambino” e l’intrinseca spiritualità tocca l’apice con l’esecuzione da brivido di “Ave Maria” di Gounod.

Standing ovation e applausi trascinanti per alcuni minuti, dovuti ad un finale trascinante con “Deck the Halls” , un tradizionale gallese, dal ritmo brioso e vivace con impennate jazz, caratterizzato da una serie di incredibili vocalizzi virtuosistici.

Prevedibile la richiesta di bis e, a conclusione di concerto, la concessione di esso prevede, per restare in tema con il clima, l’esecuzione della celeberrima “Bianco Natale”di I. Berlin, più vicina ai nostri tempi (anno 1940), che è anche una delle due bonus track , inserita in chiusura della doppia raccolta, registrata dal vivo a Gerusalemme l’anno precedente, accompagnata dai “I virtuosi italiani”.