Le -giacche verdi- pattugliano a cavallo i boschi e le aree attrezzate dei Nebrodi

Ponte di Ferragosto all’insegna della sicurezza ambientale e del rispetto della natura, grazie a una iniziativa fortemente voluta dal Parco Regionale dei Nebrodi in collaborazione con le Giacche Verdi di Sicilia, i volontari a cavallo per la protezione civile e ambientale che hanno sede operativa regionale a Bronte, cittadina al confine fra il territorio etneo e il parco omonimo e lo stupendo scenario dei Nebrodi.

Avvistamento e prevenzione degli incendi estivi; pattugliamento a cavallo del territorio per arrivare anche fin dove risulta difficile giungere per le asperità del terreno; attività di educazione ambientale e rilascio informazioni utili e turistiche. Ecco il lavoro effettuato in questi giorni dai volontari delle Giacche Verdi di Sicilia che hanno trascorso il fine settimana di Ferragosto in sella a splendidi cavalli e hanno perlustrato una vasta porzione boscata del Parco dei Nebrodi. Il gruppo delle Giacche Verdi Sicilia, presieduto da Anna Lidia Spitaleri, ha lavorato in stretta sinergia con l’ente Parco dei Nebrodi: l’area protetta più verde e più bella della Sicilia, tanto da essere definita e non a caso “l’isola nell’isola-, ha recentemente festeggiato i 15 anni dalla sua istituzione ed è attualmente guidata dal commissario straordinario Antonio Ceraolo.

«Il servizio – sottolinea Spitaleri – ha comportato il pattugliamento a cavallo per il controllo del territorio dei Nebrodi e l’avvistamento degli incendi, contro l’abbandono dei rifiuti, educazione ambientale, nelle aree a maggiore afflusso turistico. In maniera particolare sono state attenzionate le aree del Lago Maulazzo, lago e area attrezzata Trearie, zona Flascio, dorsale Portella Dagala, fino a Portella Badessa: un triangolo di territorio Maniace-Randazzo, Tortorici, Floresta, preso d’assalto da turisti e amanti della natura in queste giornate caldissime di Ferragosto». L’idea è quella di continuare per tutti i fine settimana dei mesi di agosto e settembre.

Giacche Verdi Sicilia è scesa in campo con squadre composte da due volontari debitamente vestiti e attrezzati, cavalli idonei e ben allenati, mezzi per trasporto cavalli, dispositivi di comunicazione per le eventuali segnalazioni. I volontari segnaleranno agli enti preposti qualsiasi anomalia riscontrata durante il servizio di pattugliamento, dietro le direttive e in accordo con l’Ente Parco dei Nebrodi.

Nelle prossime settimane l’esperimento continuerà e altre zone del Parco dei Nebrodi saranno attenzionate dai servizi ippomontati delle Giacche Verdi Sicilia.