La magica notte di San Giovanni

Il 24 Giugno la Chiesa ricorda la nascita del cugino di Cristo, Giovanni il Battista. Fin dai primi secoli il Cristianesimo utilizzò una antica festa pagana dedicandola ad una delle figure più importanti del pantheon Cattolico, l’ultimo dei Profeti ed il primo degli Apostoli. Una festa ricollegabile alla pagana divinità di Cerere e legata alla fertilità ed all’agricoltura, che cadeva alcuni giorni dopo il -magico- Solstizio d’Estate. Ancora oggi come più di duemila anni fa in due località del territorio messinese il 24 Giugno si svolgono delle importanti manifestazioni ove paganesimo e cristianesimo si fondono assieme. Una si svolge sui Nebrodi ad Alcara Li Fusi ove si realizzano i tradizionali -muzzuni-, delle composizioni di grano, stoffe e gioielli che vengono -venerate- per tutta la notte nei più importanti quartieri del paese. L’altra ha come scenario l’incomparabile bellezza dello Stretto ove al tramonto le due sponde si illuminano con i cosidetti -bamparizzi-. Grandissimi falò realizzati sulle spiagge della sponda calabra, a Villa San Giovanni e Cannitello, e della sponda sicula, a Ganzirri ed in particolare a Torre Faro. In entrambe gli eventi un tempo per tutta la notte si realizzavano e corcordavano i -comparaggi- e gli accordi matrimoniali. Oggi resta solo la bellezza di due tradizioni che, sfidando la modernità e secoli di storia, sono giunti fino a noi.