La “Vucciria” è pronta a lasciare Messina e tornare a Palermo

Oltre cinquantamila i visitatori che hanno potuto ammirare la “Vucciria”, straordinaria opera pittorica di Renato Guttuso.

Fortemente voluta dall’Amministrazione comunale con la collaborazione dell’Ente Teatro di Messina, in occasione della seconda Notte della Cultura, organizzata lo scorso 13 febbraio dall’Assessorato alle Politiche culturali, la permanenza della grande tela nel foyer del Vittorio Emanuele è stata un grande successo non solo per i numeri ma anche per l’interesse e la partecipazione che i visitatori hanno espresso davanti a questo capolavoro del Novecento.

Fra la tanta gente – semplici cittadini, appassionati e addetti ai lavori – sfilata davanti alla “Vucciria” vanno segnalati i molti studenti venuti anche dalla provincia (proprio negli ultimi giorni sono da segnalare oltre cento allievi provenienti dalla certo non vicina Cesarò) e i turisti che, dalle navi da crociera in sosta nel porto, non hanno voluto mancare questo importante avvenimento d’arte.

L’esposizione della “Vucciria” in teatro ha anche permesso la “riscoperta” dell’altra grande opera di Guttuso presente nella volta del Vittorio Emanuele, la “Leggenda di Colapesce”, adesso segnalata anche da una targa in marmo accanto all’ingresso principale, inaugurata nei giorni scorsi alla presenza di Fabio Carapezza, figlio adottivo del pittore siciliano.

Inoltre, in questa occasione il teatro si è dotato di adeguati impianti di climatizzazione e di sicurezza, che consentiranno di ospitare altri avvenimenti d’arte, anche ai massimi livelli.

La “Vucciria” adesso torna a Palermo, nella sede del Rettorato dell’Università di Palermo, che ha concesso l’opera in prestito rendendo possibile un viaggio e una permanenza di oltre un mese, con la collaborazione determinante dell’Assessorato regionale ai Beni culturali.