Falcone, le lampade cimiteriali dei furbetti non saranno più “perpetue”

A prima vista sembrerebbe un gioco di parole. È il contenuto di un avviso del sindaco di Falcone, Santi Cirella, che comunica ai cittadini il distacco, per i morosi, delle lampade “perpetue” cimiteriali. Questo perché perpetue sono le lampade dei cittadini educati, che pagano regolarmente il modesto canone annuale di circa 13 euro; e poi ci sono “i soliti furbetti”.

“Si tratta di un problema di civiltà” – spiega Cirella – “non c’è mai stata una grande morosità; tuttavia, qualche furbetto cerca sempre di approfittare della situazione, ignorando le scadenze perché convinto che non pagherà alcuna conseguenza”. Il servizio è gestito direttamente dal comune: “Non dobbiamo affrontare grandi costi, ma siamo noi, con le nostre risorse e il nostro personale, a occuparci delle luminarie cimiteriali. Il canone, tra l’altro, è scaduto mesi fa. Noi gestiremo la faccenda con buonsenso, perché c’è anche chi davvero ha dimenticato di pagare. Poi, però, saremo intransigenti”.

Oltre il gioco di parole c’è dunque la volontà di sensibilizzare al concetto di bene o servizio pubblico: “È giusto regolarizzare la situazione: si tratta di educare alla convivenza civile, che è fatta anche di queste piccole, ma rappresentative sciocchezze. Un proverbio dice che ciò che è di tutti non è di nessuno. Questa cultura va scardinata, perché è ancora pervasiva nel tessuto della società. Il pubblico, sia esso un bene o un servizio, appartiene a tutti noi; e se qualcuno inizia ad approfittarne, il senso stesso della convivenza civile si smarrisce”.

Giovanni Passalacqua