LA LETTERA

“Da siciliana dico a Salvini: ami il prossimo, la vita non è una battaglia”

Pubblichiamo la lettera aperta, indirizzata da Martina La Rocca al ministro degli interni Matteo Salvini, leader della Lega.

Ministro degli interni Salvini,

Mi sento in dovere di scriverle questo breve messaggio. Non voglio contestare il suo operato politico, non posseggo i requisiti necessari per poterlo fare. Tuttavia vorrei poterle dedicare qualche parola, cercando di esprimermi nel modo più lucido, razionale e corretto che le mie facoltà permettano. Mi chiamo Martina La Rocca, e come molti altri miei coetanei faccio parte di quella piccola fetta di terra chiamata Sicilia. Non mi sentivo di limitarmi a dirle che abito in Sicilia, poiché io sento di far letteralmente parte di essa.

La Sicilia sulla pelle

Spesso, quando salgo verso il Nord, mi ritrovo a pensare che io la Sicilia la indosso sulla pelle come un cappotto morbido e caldo. La Sicilia è confortante. La Sicilia è incisa nel mio viso e il mare ha i miei occhi. Questa terra, signor Salvini, mi possiede ed io la amo per questo. Oltre ad esser nata siciliana, sono nata donna. E in quanto tale sento la necessità di rivolgerle questa richiesta:

La fortuna di essere italiani

“La prego, con tutta la dolcezza che celo nel mio cuore, torni al punto di partenza, rivaluti ciò che sta facendo. Essere nati italiani non è una garanzia, è solo un colpo di fortuna. Glielo chiedo gentilmente, con educazione e rispetto verso il suo operato, si soffermi, per favore, ad amare il prossimo e non trasformi la vita umana in una battaglia. Si soffermi a pensare che la gente soffre, italiani o meno, che tutti noi uomini, per i motivi più disparati, abbiamo bisogno di aiuto e che soffermarsi a decidere se sia giusto o meno darlo, non è umano.”

Nati per amare

Signor Salvini, io sono nata donna, così come lo è la sua compagna, e così come lo è nata sua madre. Sono donna, e sono nata per amare, e quando vedo il volto di quei bambini che stanno nel centro migranti dietro casa mia, soli, col viso spento e tanti dolori fra le soffici manine, non posso che pensare che forse, che sia viva o morta, una donna come me ha dato alla luce quelle creature, e che come un giorno io farò con mio figlio, le ha amate. Pertanto da questa visione nasce il mio bisogno di porgerle questa preghiera: si soffermi ad amare.

Basta odio

Tutto qui, non è la predica di una credente, né l’accusa di un oppositrice politica. È solo il pensiero d’amore di una ragazza, che coi pochi mezzi a sua disposizione, ha voluto illudersi di mandare un messaggio. Il mondo semina tanto odio ed ho voluto dissociarmi un po’. Spero che questo mio messaggio lo legga, e che magari, la faccia sorridere e pensare. Con affetto, una delle tante ragazze che cammina sul suolo italiano.

Martina La Rocca