Via ai lavori per la condotta idrica di Mortelle. I problemi di Bisconte e Catarratti

Sono iniziati i lavori di posa della condotta idrica sulla strada statale 113/dir, a partire dal Km 14,835, a Mortelle. Le opere, affidate dall’Anas alla ditta Todaro, riguardano la collocazione della condotta idropotabile e la posa della tubazione, per consentire ai numerosi residenti della zona di usufruire dell’acqua potabile.

Le trivelle con i pozzi sono situate lungo una tratta di 1 km e 400 metri. Il consigliere della VI circoscrizione, Mario Biancuzzo, ricorda però che ad essere sprovvista di acqua potabile è tutta la tratta fino a Spartà e chiede di sapere se i lavori sono previsti fino a lì.

Dalla riviera tirrenica cittadina ai villaggi vicini al centro. Il consigliere della Terza Circoscrizione, Alessandro Cacciotto, segnala che la linea numero 41 dell’Atm, che collega Bisconte e Catarratti col centro città funziona a singhiozzo. “Parliamo di una zona in cui è previsto il secondo palazzo di giustizia – ricorda il consigliere – ma mancano i servizi basilari. Le corse Atm sono pochissime e senza alcuna certezza e molti residenti, soprattutto anziani, sono costretti a fare un lungo percorso a piedi fino alla via Comunale Camaro, e sperare che passi l’autobus numero 38”.

Nella zona, i servizi Atm non sono l’unico problema. Nel torrente adiacente, infatti, scorre una fogna a cielo aperto. A segnalarlo è il consigliere comunale Libero Gioveni: “L’alveo, oltre a ritrovarsi stracolmo di inerti, spazzatura, suppellettili e di una fitta vegetazione, adesso si ritrova interessato anche da un fiume di liquami fognari che scorre implacabilmente verso valle, costringendo soprattutto gli abitanti di Fondo Pistone, residenti nei fabbricati che si affacciano proprio sul greto, a rimanere tappati in casa con le finestre sbarrate. Non è tra l'altro la prima volta – ricorda il consigliere – che una condotta fognaria costruita nell'alveo del torrente esploda, ma sia Comune che Amam non hanno mai risolto la questione”.

Gioveni, infine, chiede che l’amministrazione comunale intervenga anche nella seconda parte del viale San Martino, quella tra viale Europa e villa Dante, ignorata dai recenti interventi di potatura che hanno interessato diverse zone cittadine. Il consigliere ha più volte denunciato “la palese e illogica disparità di trattamento che adotta Palazzo Zanca fra i due tronconi del viale San Martino che risultano divisi dal viale Europa. Nell’estate 2012, gli ultimi interventi eseguiti solo da un lato degli alberi e solo nella parte tra viale Europa e la piscina comunale”. Nel tratto restante, invece, tutto tace. “Il forte vento di questi giorni – conclude preoccupato l'esponente Udc – ha rischiato seriamente di pregiudicare la stabilità dei cavi della linea tranviaria proprio per il vigoroso movimento ondulatorio dei rami che sono anche a rischio caduta, come accaduto di recente in altre parti della città”.