Bilanci che mancano, peso negativo sulle finanze comunali: le partecipate restano una zavorra

Parere positivo, ma il solito lunghissimo elenco di criticità. Sul consuntivo 2015 è arrivato il parere dei Revisori dei conti che hanno detto sì al documento economico-finanziario che chiude l’attività amministrativa dello scorso anno. Adesso il bilancio può approdare in Consiglio, ma la fotografia che emerge dalle 85 pagine della relazione del collegio composto da Federico Basile e Giuseppe Zingales è tutt’altro che incoraggiante (vedi articoli a parte). Tra le tante voci poste sotto la lente d’ingrandimento, ovviamente, non potevano mancare le società partecipate del Comune. Le “figlie” di Palazzo Zanca continuano ad essere un fardello, le criticità che i Revisori segnalano sono più o meno le stesse che si trascinano da anni, segno che su questo fronte l’amministrazione Accorinti non è stata molto incisiva, nonostante gli ultimi anni spesi in programmazione e progettazione di una Multiservizi che eliminasse tutte la partecipate maggiori, quelle che nel tempo sono state dei carrozzoni portatori di debiti più che società che gestiscono servizi pubblici essenziali.

Dalla relazione di Basile e Zingales emerge che «il rapporto con le società partecipate continua ad essere la causa di gravi criticità, con pesanti ripercussioni sugli equilibri economico-finanziari dell'Ente». Pochi dubbi dunque sul fatto che anche nel 2015 le partecipate hanno avuto un peso negativo sulle finanze comunali.Di seguito le principali criticità rilevate, società per società.

ATM: I revisori prendono atto che nell'anno 2016 e stato sottoscritto il contratto di servizio che disciplina i reciproci rapporti giuridico-economici. Continuano a permanere le gravi criticità in relazione alla mancata approvazione dei Bilanci il cui ultimo approvato risulta essere quello relativo all'esercizio 2001. Tutto questo però, lo ricordiamo, mentre l’Atm ha approvato tutti i bilanci degli ultimi anni, compreso il 2015, senza però che questi abbiano fatto la loro apparizione in consiglio comunale.

Messinambiente Spa in liquidazione: Si rileva che nell'esercizio 2015 la società ha prodotto una perdita di € 1.577.576,08, per la copertura della quale si invita l'Ente a prevedere già sin dal bilancio di previsione 2016 le percentuali di copertura previste dalla legge.

ATO Me 3: La societa ATO Me 3 non svolge più servizi rilevanti nei confronti dell'Ente, essendo stato trasferito iI servizio di raccolta e trasporto in discarica direttamente alla societa Messinambiente S.p.a. in liquidazione. Rimane in essere un delicato e consistente contenzioso fra la societa A.T.O. Me 3 in liquidazione e la societa Messinambiente S.P.A. in liquidazione, tI cui atto transattivo a stato gia sottoposto al vaglio dello scrivente Collegio dei Revisori per le valutazioni di legge.

A.M.A.M. Spa in house providing: La societàvnon ha ancora approvato in assemblea, il bilancio consuntivo chiuso al 31.12.15. Si evidenzia, anche in questo caso, un inspiegabile rilevante disallineamento nei rapporti creditori/debitori esposti nei rispettivi bilanci, circostanza questa che palesa, ancora una volta, la carente azione di controllo esercitata negli anni da parte dell'amministrazione comunale.

Per brevità e per modesta incidenza sul bilancio comunale, i Revisori hanno deciso di tralasciare la trattazione delle società partecipate minori. «Ancora una volta il Collegio ritiene di dover stigmatizzare i gravi ritardi nell'approvazione dei bilanci consuntivi delle società partecipate, criticità che non consente di monitorare e pianificare con puntualità i servizi svolti dalle medesime società.

Francesca Stornante