Calabrò: «Troppo arrabbiati per perdere, troppo bravi per non vincere»

Tappa serale della campagna elettorale itinerante di Felice Calabrò. Il candidato sindaco del centro-sinistra ha scelto la cittadella fieristica per incontrare i messinesi , presentare una parte del suo progetto di rilancio della città e lanciare la sua candidatura per i prossimi 10 anni. Come già in occasione della sua prima conferenza stampa, Calabrò ha ribadito ancora che, se vincerà queste elezioni, tra cinque anni non lascerà il suo posto a qualcun altro e si ripresenterà per governare altri cinque anni. «Nessuno pensi – ha detto dal palco allestito di fonte al padiglione 7/A – che la mia candidatura sia un trampolino di lancio per fare carriera politica e poi andare via, come ha fatto qualche altro il 31 agosto, lasciando la città in uno stato in cui peggio non si poteva».

Calabrò si è sbilanciato anche sull’esito delle elezioni: «Siamo troppo incazzati per perdere e troppo bravi per non vincere», ha affermato rivolgendosi ai presenti, tra cui c’erano anche alcuni candidati al Consiglio comunale ed ai Consigli di circoscrizioni. Tra i big non è passata inosservata la presenza di Francantonio Genovese, mentre non si sono visti i "pezzi grossi" dei partiti alleati , come dell’Udc ad esempio. Solo alla fine è arrivato- a braccetto con Fabio D'Amore – il deputato regionale Beppe Picciolo, leader insieme all'altro deputato regionale Marcello Greco dei Democratici riformisti.

Tornando sulla necessità di formare una squadra di persone capaci e competenti, in grado di svolgere il ruolo di sindaco nei propri settori di competenza , Calabrò ha presentato con orgoglio i suoi quattro assessori designati e cioè Carmen Currò, presidente del Cedav ; Francesco Cardullo, urbanista; Maurizio Lanfranchi, esperto di marketing territoriale; e Matilde Mulè, vice capo di Gabinetto della Prefettura di Messina. Solo quest’ultima era assente «per motivi d’ufficio», ma in compenso c’era la new entry Egidio Bernava, che in caso di vittoria avrà la delega alla cultura. (vedi correlato)

Dopo l’intervento sul palco del candidato sindaco, la serata è proseguita con una focacciata. Il pomeriggio in Fiera era, invece, iniziato con la mostra di allcuni pittori e l’esibizione di artisti, musicisti e ballerini. La loro partecipazione riceve pubblico ringraziamento da pare di Calabrò. «Voglio ringraziare -si legge in un comunicato – quanti, tra artisti, cantanti, ballerini, pittori, giocolieri, atleti, volontari hanno partecipato alla grande festa della cultura che si è tenuta ieri in Fiera. Grazie al fatto che decine di artisti in ogni campo hanno gratuitamente offerto i loro talenti la cittadella fieristica è tornata ad essere viva e pulsante per un intero pomeriggio. E’ stato un brevissimo lampo di quel che, secondo noi, dovrà diventare l’intera area: la città della cultura e delle esposizioni, aperta tutto l’anno e con gli spazi a disposizione per ogni forma di arte. Quanti hanno partecipato alla manifestazione di ieri sono le vere risorse di questa città, associazioni, gruppi sportivi, palestre, squadre, scuole di danza, cantanti, pittori, mangiafuoco, animatori, eppure rappresentano quelle risorse che nessuno vede e che tra un paio di anni saranno costretti a mostrare il loro talento altrove».

«Sono loro – continua Calabrò- gli artisti invisibili, i giovani invisibili, che non hanno spazi dove recitare, dove allenarsi o dove semplicemente fare le prove, le uniche risorse sulle quali investire ed ai quali dare risposte. E’ vero, non c’è una grande disponibilità finanziaria, ma abbiamo un altro tesoro: la cittadella fieristica, un’area da poter mettere a disposizione agli operatori del mondo dell’arte, dello sport, della danza, della musica. Un ulteriore ringraziamento va agli organizzatori, allo staff di volontari, agli amici che hanno offerto la focaccia, che è, non dimentichiamolo, un esempio delle tradizioni messinesi, ed a quanti hanno reso l’evento una festa partecipata e non un semplice comizio elettorale. Il nostro programma l’hanno fatto loro, salendo sul palcoscenico, esibendosi negli spazi o mettendo in mostra i loro quadri». (DLT)