Al vertice sugli svincoli non si presenta l’Anas: tutto rinviato

Chi aspettava la giornata di oggi per avere notizie più precise sull’apertura dello svincolo di Giostra rimarrà fortemente deluso. Nella città dell’assurdo, dove ci vogliono più di 20 anni per completare uno svincolo autostradale, accade anche questo. Accade, cioè, che al vertice fissato per oggi nell’ultima riunione tenutasi a Palazzo Zanca, a cui dovevano partecipare Cas, Università e Anas, si siano presentati solo gli attori dei primi due enti e non il terzo, che è quello più importante non foss’altro perché “proprietario” dell’opera e responsabile dei lavori. Un convitato di pietra che lascia di stucco e con l’amaro in bocca. Anche perché la riunione di oggi era stata concordata una settimana fa con il direttore regionale dell’Anas, Ugo Dibennardo, e con gli ingegneri Di Franco e Carbone, sempre dell’Anas, rispettivamente rup e direttore dei lavori degli svincoli Giostra-Annunziata. Si era ritenuto, infatti, opportuno un ulteriore incontro per individuare, come viene ricordato nel verbale stilato oggi, «senza ulteriore indugi, le attività necessarie e le modalità operative per la connessione degli svincoli Giostra-Annunziata al viadotto Ritiro e per la messa in sicurezza del tratto autostradale interessato». E invece nulla. Nella sede del Cas si sono ritrovati il commissario del Consorzio, Gaetano Sciacca, il dirigente dell’Area tecnica e di esercizio, ing. Gaspare Sceusa, e i docenti universitari della facoltà di Ingegneria Antonino D’Andrea, Giuseppe Ricciardi e Antonino Recupero.

Tutti e tre hanno sottoscritto uno scarno verbale nel quale, «in considerazione dell’importanza e della delicatezza dell’argomento, si manifesta il rammarico per l’assenza dell’Anas all’incontro odierno». Cas e Università confermano «massima disponibilità», ma rimane l’amarezza per un’assenza che non si sa come dover leggere in quella che è certamente la fase più delicata per il completamento degli svincoli. Decidere come realizzare l’innesto è un passaggio chiave, come evidenziato anche nell’ultimo sopralluogo al cantiere effettuato da Buzzanca. «E’ un atteggiamento incomprensibile da parte dell’Anas – si sfoga Sciacca – si mostra troppa leggerezza su un’opera fondamentale sulla quale ci stiamo impegnando tutti da cittadini e da utenti prima ancora che da professionisti». Sarà che la maledizione degli svincoli ha colpito ancora?