Società

“Dal terremoto di Messina al crollo del ponte Morandi”. Focus a Taormina

Messina per due giorni sarà al centro dell’attenzione tecnica di tutta Italia. L’Ordine degli ingegneri, in collaborazione con il Consiglio Nazionale d’Italia, il Dipartimento Ingegneria di Messina e la Consulta Ingegneri di Sicilia, ha organizzato un convegno sismico che vedrà tra più quotati relatori in campo strutturale a livello Italiano.

L’evento si svolgerà presso l’Hotel Baia Taormina il 7 e 8 novembre. Non a caso è stata scelta Messina, simbolo di un disastro che ha posto in essere un nuovo modo di costruire, basato più sulla sicurezza che sull’architettura.

Edifici tozzi, regolari in pianta e non estremamente alti a simboleggiare una cultura derivante dalla paura “del difendersi” dalla forza della natura. Anche per questo gli eccelsi scienziati hanno deciso di confrontarsi con i tecnici isolani a testimoniare che proprio Messina rappresenta la “culla “dell’ingegneria sismica.

Oltre ai ben conosciuti docenti dell’Università di Messina (Prof.ri Falsone, Ricciardi e Recupero), saranno presenti il Prof. emerito Mario Di Paola per anni considerato il portavoce siciliano dell’Ingegneria strutturale, la Prof.ssa Lidia La Mendola, ordinaria di Tecnica delle Costruzioni di Palermo, il Prof. Carlo Pellegrino, preside del Dipartimento Ingegneria di Padova e messinese doc, l’Ing. Giovanni Cardinale, vicepresidente del Consiglio Nazionale Ingegneri e professionista di fama internazionale, oltre all’Ing. Massimo Mariani, conosciutissimo per le quasi quotidiane apparizioni su Rai e Sky, sempre pronto a spiegare con un linguaggio semplice le dinamiche degli eventi naturali che troppo spesso stanno interessando il territorio nazionale. Ci sarà anche il Prof. Edoardo Cosenza, ordinario dell’Università Federico II di Napoli, considerato attualmente la massima espressione Italiana dell’Ingegneria strutturale.

A conclusione del corso sarà prevista una tavola rotonda che vedrà un docente per città, in rappresentanza dei vari Dipartimenti d’ingegneria siciliani. Oltre 250 iscrizioni con tecnici provenienti da tutta la Sicilia, nella due giorni culturale messinese.

Messina non solo la città “colpita” dal terremoto del 1908, ma il luogo di nascita di un ingegneria diversa, meno bella, ma sicuramente più sicura rispetto ad un patrimonio edilizio nazionale “antico” caratterizzato da costruzioni che prescindevano dall’azione sismica.

Si parlerà anche di ponti e viadotti. La maggior parte di essi vetusti, datati e costruiti con tecniche oggi non più attuali. Cosa fare e come rendere sicure strutture imponenti? C’ è il rischio che possa accadere una nuova tragedia simile a quella del crollo del ponte Morandi? La parola agli esperti.

Prevista e confermata la presenza del sindaco di Messina, Cateno De Luca, del presidente nazionale dell’Ordine degli ingegneri, Armando Zambrano, e dell’assessore regionale Marco Falcone, oltre ai presidenti degli Ordini isolani.