Quell’esserci che vuol dire vincere: avanti Messina!

Scende la pioggia, ma io non sento niente. Ho il calore del mio amore per te a riscaldarmi. Gli avversari segnano ma io non mi scompongo. Cosa può essere perdere una partita rispetto ad una vita insieme. Rimango lì, al tuo fianco, ad incitarti. Fino alla fine, all’ultimo secondo. Le maglie sono inzuppate, la voce non si abbassa così come la bandiera giallorossa, sempre alta, mai ammainata. Stavolta hanno vinto loro ma noi non abbiamo perso, finché staremo insieme non perderemo.

Sono passati diversi mesi da quel 16 maggio. Allora erano i playoff, oggi è tutta un’altra storia. Sentivo che ci saremmo incontrati di nuovo, non troppo tardi. E adesso è più importante di allora. Finalmente si torna a riassaporare il calcio che conta, una sfida di alta classifica tra due squadre che per storia e blasone non meritano di stare in serie D. Partiamo da capolista e questo ci dà la carica. Siamo il Messina: in campo, negli spalti, nel cuore, nei simboli, nella storia. Siamo pronti per quest’altra partita. Pronti a vincere o a perdere. A giocarcela. Ad esserci, ieri come oggi, come domani. Siamo pronti a cantare e stare vicino alla nostra squadra. Con onore. Magari ancora sotto la pioggia, come domenica al San Filippo, come quel 16 maggio. Lontano dai divani e dalle tv.

Non abbiamo paura e sappiamo che chi indosserà domenica la nostra maglia non ne avrà. Potranno scendersi le gocce addosso, ma noi avremo ancora l’amore per quella maglia a riscaldarci. Magari segneranno gli avversari ma noi non ci scomporremo. Rimarremo compatti a cantare, come a Ribera, perché è l’orgoglio dell’appartenenza che fa la differenza. Saremo quattrocento sui gradoni e undici a correre sull’erba, ma con un cuore solo, carico d’orgoglio che arde. Alzeremo al cielo i nostri vessilli, adesso più che mai. Il risultato arriverà: domenica, a fine stagione, un altro 16 maggio. Esserci, vuol dire vincere comunque…AVANTI MESSINA!

UN TIFOSO