Il porto di Tremestieri è finalmente a pieno regime. Fine di un incubo durato più di tre anni

Si era detto quindici giorni e quindici giorni sono stati. Che venga rispettata una previsione sul porto di Tremestieri è cosa rara, ma stavolta, dulcis in fundo, la buona notizia è finalmente arrivata. Già lo scorso 11 agosto, la seconda invasatura era rientrata in funzione, ma solo nelle ore diurne. Dalla mezzanotte e un minuto di oggi, invece, la riapertura è totale, anche nelle ore notturne.

Sono trascorsi tre anni e tre mesi da quando furono affidati i lavori di ricostruzione della diga prima danneggiata e poi distrutta dalle mareggiate del 2010 e del 2011. Il porto aveva funzionato a pieno regime solo dal 3 aprile 2006, data della sua inaugurazione, fino al novembre 2008, quando si verificarono i primi danni. La riparazione non si rivelò sufficiente e fu necessario provvedere ad un intervento risolutivo che si pensava potesse durare pochi mesi ed invece è durato anni. Prima di questa fase, si riusciva a smaltire una percentuale di tir in attraversamento sullo Stretto che toccava punte del 95 %. In considerazione della diminuzione del traffico pesante negli ultimi anni, l’obiettivo raggiungibile è ora quello di “eliminare” dal centro città il 100 % dei tir. Cartour a parte, ovviamente. Visto che, per spostare anche le autostrade del mare, sarà necessario attendere l’ampliamento del porto, il cui progetto è ancora in attesa della Valutazione d’Impatto Ambientale, che potrebbe arrivare nel mese di settembre.

Per il momento, non resta che concentrarsi sull’esistente e sui controlli necessari per far sì che sia rispettato l’obbligo per tutti i tir in attraversamento sullo Stretto di imbarcarsi dal porto di Tremestieri. Alla Polizia Municipale il compito di multare e rispedire indietro i “furbetti” che dovessero continuare ad usare la rada San Francesco o il porto storico. Maggiore attenzione dovrà essere posta anche sul percorso inverso, quello di sbarco a Messina. L’ordinanza anti tir in vigore, infatti, prevede l’obbligo di utilizzare l’approdo di Tremestieri solo in fase di imbarco, mentre nulla prevede in fase di sbarco. Si aspettava, in tal senso, la riapertura integrale del porto per non creare disagi sulla sponda calabrese. Ora che quel momento è arrivato bisognerà ampliare le previsioni normative anche in questa direzione in modo tale da obbligare i tir ad imbarcarsi verso Tremestieri e da poter multare chi non lo farà.

Capitolo corse. A partire da oggi ne sono previste 45, tante quante ne servono al momento per garantire il passaggio di tutti i tir. Nei giorni di intenso traffico, l’infrastruttura potrà “sopportare” fino a 60 corse. Un altro passaggio da ufficializzare è l’affidamento della gestione delle deroghe ai vigili urbani. In caso di attese superiori ai 60 minuti, potrà essere consentito l’utilizzo degli approdi in centro città. Un’eventualità che, con entrambe le invasature funzionanti, si preannuncia assai remota.

(Marco Ipsale)