Felice Calabrò: “sono tranquillo, va bene così, è una città che vuole questo”

Al primo turno una manciata di voti lo ha separato dalla fascia tricolore. Il 9 e 10 giugno il candidato sindaco del centro-sinistra Felice Calabrò non è riuscito a centrare il 50% più uno necessario per raggiungere il quorum per soli 59 voti. Per lui avevano votato 41.453 messinesi, per il suo “rivale” Renato Accorinti 19.939. Un distacco netto in termini numerici, da questa forza è ripartito Felice Calabrò per consolidare i consensi nelle ultime due settimane di campagna elettorale, senza dimenticare però le molte incognite celate nel secondo turno di voto. LA DIRETTA DALLA SEGRETERIA DI FELICE CALABRO'

ORE 19.15 In via Primo Settembre anche l’assessore regionale del Pd Nino Bartolotta. “La città ha scelto il cambiamento radicale e sottolineo radicale perché Felice avrebbe rappresentato il cambiamento concreto con le basi per governare. E’ la vittoria del voto contro, del voto contro tutto e tutti. Credo che parte dell’elettorato che ha votato Accorinti sia cresciuto negli anni, insieme alle sue battaglie, il resto è arrivato in queste settimane. A noi è mancato il voto d’opinione oltre all’effetto liste che di fatto ci ha penalizzato. Ad Accorinti è andato proprio quel voto di opinione che quando si muove è come un fiume in piena impossibile da arginare”.

ORE 19.00 Commenta il risultato il deputato regionale Franco Rinaldi. “Renato ha vinto, sapevamo che l’affluenza avrebbe potuto penalizzarci e così è stato. La gente ha preferito Accorinti, non siamo stati abbastanza convincenti, è una sconfitta non solo per Felice ma per l’intera coalizione. Ritengo che Accorinti avrà serie difficoltà a governare con solo 4 consiglieri di maggioranza e credo che manchino a questo gruppo le competenze amministrative su quelli che sono i nodi cruciali, penso all’Amam, a Messinambiente, all’Atm, al dissesto, vedremo come li vorrà affrontare. La nostra struttura ha retto bene, ciò che non ha tenuto è stato il consenso. Alla luce dei fatti ha prevalso la protesta, è facile dire no, è più difficile sedersi e risolvere i problemi. Siamo pronti a dare una mano ma il populismo non ci appartiene

ORE 18.30 Viene accolto da un lungo applauso Felice Calabrò che arriva in via Primo Settembre con il sorriso stampato sul volto nonostante la sconfitta. “Finalmente vado a correre”, dice non appena riesce a superarare la folla che lo attendeva davanti il comitato. “Sono sereno e tranquillo, non ho alcun rimpianto o rammarico, ho fatto tutto secondo la mia volontà, non cambierei nulla delle mie scelte. Se mi metto alla guida guido io, lo faccio da quarant’anni. Evidentemente questo non è piaciuto a qualcuno”. E’ un fiume in piena Felice Calabrò che augura a Renato Accorinti ogni bene. “Faccio i miei migliori auguri, onore a chi ha vinto e che Dio lo assista. Va bene così, la città ha voluto questo. La coalizione avrebbe potuto fare di più, avrebbe dovuto credere un po’ di più come ci ho creduto io, ho dato tutto me stesso, è chiaro che qualcosa non ha funzionato, è montato nelle ultime due settimane un voto di antisistema, spero che nessuno se ne debba pentire”. Nessun rimpianto neanche per quel ricorso non fatto dopo l’esito del primo turno “il mio amore per Messina mi ha portato a decidere così, adesso la nostra stella polare resta la città, io continuerò a fare politica all’interno del mio partito perché sono un dirigente del Pd, sarò presente se Renato darà alla città quelle soluzioni di cui ha bisogno. Mi dispiace per le cattiverie che hanno alimentato le ultime due settimane di campagna elettorale, si è voluta un impostare una campagna contro gli spettri e questo non ci ha fatto bene”.

ORE 17.46 Non si è visto Felice Calabrò, il comitato si è praticamente svuotato, il rammarico è grande, il risultato assolutamente inaspettato. Non sono mancati momenti di tensione in strada, il passaggio di alcuni supporters di Renato Accorinti che non hanno nascosto l’entusiasmo per la vittoria, pare in modo provocatorio, ha fatto saltare i nervi a chi si trovava davanti il comitato. Urla e insulti da entrambe le parti e il richiamo alla calma da parte di chi stava assistendo alla scena.

ORE 17.30 Patrizio Marino si congratula a nome dell’intero Partito Democratico con il nuovo sindaco di Messina Renato Accorinti e assicura che presto anche Felice Calabrò, nel rispetto delle procedure, chiamerà il suo rivale per congratularsi. “Da minoranza, se così si può dire, saremo vigili e daremo il nostro appoggio all’applicazione del programma, mi attendo delle cose importanti da chi si fa portatore del cambiamento. Il segretario provinciale annuncia che subito rassegnerà le dimissioni perché troppe cose non sono andate bene, “tutti sono stati presenti quando c’era da tirare la giacca, anche le primarie hanno avuto un impatto negativo, il patto di lealtà non è stato rispettato da nessuno, oggi però è il momento di festeggiare Accorinti, all’interno si discuterà dopo”.

ORE 17.10 Ormai ufficiale la vittoria di Renato Accorinti, in via Primo Settembre si cerca di capire cosa non abbia funzionato in questo secondo turno. Il deputato dei Democratici Riformisti Marcello Greco punta il dito contro alcuni esponenti politici della coalizione che evidentemente non si sono spesi per supportare in modo adeguato il candidato Felice Calabrò. Il riferimento sembra indirizzato al leader dell’Udc Giampiero D’Alia. Per l’ex Presidente del Consiglio Comunale Pippo Previti ha vinto l’antipolitica, per Angela Bottari ricerca le cause in quei 324 candidati al primo turno che evidentemente non hanno lavorato per il candidato sindaco della coalizione.

ORE 16.25 i volti si fanno scuri nel comitato di via Primo Settembre, i dati raccolti dalla segreteria di via danno Felice Calabrò in svantaggio rispetto a Renato Accorinti in 136 sezioni su 254. E’ calato il silenzio, per Angela Bottariil risultato è ancora aperto, non ho la palla di vetro e non voglio fare ancora previsioni”.

ORE 15.45 Occhi puntati sui monitor e clima di attesa, grande cautela e bocche ancora cucite in via Primo Settembre. Alla spicciolata sono arrivati al comitato l’assessore designato Salvatore Versaci, Bruno Cilento per l’Udc.

ORE 15.23 A venti minuti dalla chiusura delle urne e a spoglio appena iniziato nel comitato elettorale di via Primo Settembre ancora atmosfera pacata. Dallo staff riferiscono che Felice Calabrò è ancora a casa e con i telefoni spenti, è rimasto con due dei suoi tre figli, la moglie è invece impegnata nell’istituto catanese in cui insegna per gli esami.Quì in sede ancora nessuno dei “big” della coalizione.