Udc e Ncd rompono gli indugi e presentano la mozione di sfiducia per mandare a casa Accorinti

Dopo gli annunci degli scorsi mesi, qualcosa si muove a Palazzo Zanca sul fronte della sfiducia. Questa mattina, i consiglieri comunali di Udc e Ncd ( che insieme formano Area Popolare) hanno formalmente presentato la mozione per interrompere l’esperienza amministrativa del sindaco Renato Accorinti.

Al momento , in calce al documento depositato presso la Segreteria Generale ci sono le firme di Mario Rizzo, Franco Mondello, Mariella Perrone, Andrea Consolo , Libero Gioveni, Daniela Faranda e Nicola Crisafi.

Per arrivare in Aula ed essere discussa dall’intero Consiglio Comunale la mozione di sfiducia necessita di altre 9 firme, al fine di raggiungere quota 16 . Il capogruppo di Forza Italia, Pippo Trischitta, ha già fatto sapere che firmerà il documento solo a condizione che venga sfiduciato anche il presidente della Regione Rosario Crocetta. Il consigliere Nicola Cucinotta , che da mesi ripete di essersi avvicinato a Nino Germanà e dunque ad Ncd pur restando in un gruppo consiliare in cui siedono solo esponenti di Forza Italia, confessa di essere stato interpellato solo questa mattina. L'ex esoinente del Pd ha comunicato ai colleghi che si riserva di leggere l'atto prima di decidere se firmare o meno.

«Il Comune di Messina, dall’estate del 2013 – si legge testualmente nel documento presentato questa mattina- è governato da una giunta al cui vertice siede un sindaco nuovo all’esperienza amministrativa. Questo esecutivo non è riuscito sino ad ora ad attuare quel cambiamento della città tanto conclamato e tanto auspicato da tutti cittadini peloritani . Raggiunti pochissimi obiettivi tra quelli proposti nel programma elettorale da parte del sindaco».

«Il sindaco e la sua amministrazione – continua il documento – hanno dimostrato di non essere in grado di rappresentare le istaze di una città sempre più condannata alla mediocrità e alla caduta libera nel baratro dell’invivibilità e della desertificazione umana e imprenditoriale» .

Anche se la mozione dovesse essere condivisa da 16 consiglieri comunali e dovesse approdare in Consiglio comunale , per sfiduciare Acorintinti servirebbero ben 27 voti favorevoli.

E intanto sull’iniziativa di Udc e Ncd interviene Pdr-Sicilia Futura, che non firmerà il documento ma si dice pronto a votare la sfiducia qualora la mozione dovesse arrivare in Aula.

«Un plauso per la lodevole iniziativa di Udc e Ncd che, seppur con notevole ritardo sulla tabella di marcia, sono arrivati alle nostre stesse conclusioni e trovano oggi motivazioni valide per mandare a casa il Sindaco Renato Accorinti. Quella stessa mozione di sfiducia da noi già propugnata nell’autunno dello scorso anno e riproposta a marzo, trova oggi nuovi sostenitori – ha evidenziato il segretario cittadino del Pdr-Sicilia Futura, Salvo Versaci – ed è certamente questa una buona notizia che salutiamo con vivo apprezzamento confermando il nostro sostegno non appena la stessa verrà presentata in Aula e pronta per essere votata dai consiglieri comunali».

«Il gruppo Pdr-Sicilia Futura, quando la mozione approderà con le firme necessarie in aula sarà il primo a votare compatto un atto che andava già presentato e votato mesi fa. Speriamo solamente – ha concluso Versaci – che non sia questa l’ennesima mossa propagandistica, utile più per fini politici interni dei gruppi proponenti, ormai da tempo in evidente crisi di identità e di consenso».

Danila La Torre