la storia

Daria, una dei 45 Navigator messinesi: “La prima volta che lavorerò nella mia città”

L’intervista a Daria Lucchesi, una dei 45 vincitori messinesi del concorso per Navigator

Daria Lucchesi, 34 anni, messinese. E’ una dei 45 vincitori di Messina e provincia del mega concorsone per Navigator. Una laurea in Scienze Politiche, sei anni di lavoro tra l’Inghilterra e Bruxelles, poi un anno e mezzo fa la decisione di tornare a Messina e oggi la felicità per essere rientrata tra i quasi 3 mila vincitori tra 20 mila candidati.

Daria ci racconta con entusiasmo e soddisfazione la sua esperienza

«Ho deciso di partecipare perché l’ultimo lavoro che avevo fatto in Inghilterra era proprio nel campo della ricerca del personale per una multinazionale americana. Ci sono state tante critiche legate al concorsone, ma dal mio punto di vista ho visto tanta trasparenza e meritocrazia. Forse è una delle poche volte in Italia in cui mi sono sentita esaminata per quello che sono. Ho studiato tanto perché le materie non erano semplicissime, ma studiando il test era fattibile anche se non semplicissimo».

Cosa ti aspetti adesso da questo nuovo lavoro?

«Spero ci sia una buona organizzazione, mi rendo conto che questa non è la soluzione ai nostri problemi, ma può essere un primo passo per molte persone. Sono fiduciosa per questa nuova tecnica perché anche io in Inghilterra selezionavo lavoratori attraverso incrocio di dati».

“Disoccupati che devono trovare lavoro ad altri disoccupati”

Quando si è parlato di Navigator, questo è stato uno dei tormentoni Come rispondi?

«Sembra un paradosso, però secondo me da qualche parte dobbiamo pur cominciare. Nel nostro Paese ci lamentiamo sempre tanto e per quanto io stessa ero andata via alla fine sono tornata con il coltello tra i denti. Armiamoci, combattiamo e vediamo che succede».

La decisione di tornare

L’Inghilterra e Bruxelles, poi il ritorno a Messina. Perché?

«Sono tornata un anno e mezzo fa perché mi era scaduto il contratto, la mia speranza era che l’esperienza professionale che avevo maturato potesse servirmi in Italia. E oggi posso dire che ce l’ho fatta. Purtroppo quando vai via arriva un momento in cui hai voglia di tornare però mi ero ripromessa che se non ce l’avessi fatta sarei ripartita. Invece sono contenta».

«Speravo di vincere perché non avevo mai avuto la possibilità di sfruttare un’opportunità nella mia terra e invece adesso è la prima volta dopo 34 anni che posso lavorare nella mia terra».

Francesca Stornante