Salta l’incontro sui mercati, Emilia Barrile contesta il disinteresse dell’amministrazione

Dopo numerose segnalazioni giunte nelle ultime settimane, frutto anche di una serie di sopralluoghi della terza Commissione consiliare nei mercati cittadini, ieri a Palazzo Zanca era stato fissato un incontro per discutere di sicurezza e decoro nelle aree mercatali della città. Dovevano partecipare il sindaco Accorinti, l’assessore al Commercio Patrizia Panarello, il dirigente del dipartimento commercio, Natale Castronovo, il dirigente il dipartimento manutenzione e stabili comunali, arch. Maria Canale, il comandante della Polizia municipale, Calogero Ferlisi, ed al presidente della III Commissione consiliare, Nora Scuderi. Doveva essere l’occasione per discutere una tematica delicata e da sempre in attesa di soluzione, l’incontro però è stato disdetto all’ultimo momento e con una telefonata. Un atteggiamento che non è andato giù alla Presidente del Consiglio comunale Emilia Barrile che ha voluto mettere nero su bianco il suo rammarico.

“La convocazione della riunione era stata chiesta con carattere di urgenza, il 5 dicembre scorso, stante le gravi problematiche che affliggono gli operatori mercatali e, di riflesso, l'intera cittadinanza. Dopo circa un mese, finalmente, era stato fissato il giorno in cui potevano essere trattate le gravose tematiche. La disdetta dell'incontro, oltre a causare non pochi disagi agli invitati, ha determinato un'inevitabile delusione a chi si aspettava risposte concrete e proposte che avrebbero, eventualmente, potuto garantire un miglioramento delle condizioni igieniche e strutturali che costituiscono, al momento, una vera utopia” ha spiegato la Barrile.

L’incontro è stato rinviato a data da destinarsi, una scelta che la presidente non condivide poiché l'individuazione delle possibili ed opportune soluzioni al problema dovrebbe costituire un impegno di primaria importanza. Il consiglio resta dunque in attesa di conoscere la prossima data della riunione, “sperando che gli impegni non protraggano ulteriormente i tempi di attesa di coloro che sperano di trovare una soluzione definitiva o, quantomeno, di poter migliorare le condizioni in cui sono costretti a lavorare quotidianamente".