La guerra di Accorinti contro la colata d’asfalto che uccide il verde

Negli anni ’60 Rita Pavone cantava “Datemi un martello” per darlo in testa alla smorfiosa che le stava rovinando la festa, oggi a prendere un martello per rovinare la politica del cemento è stato Renato Accorinti, che armato di “mazzotta” ha provato a riportare uno spicchio di verde nel centro città. O meglio, ha eliminato l’asfalto appena messo là dove invece, originariamente, doveva esserci l’aiuola per gli alberi. Poco dopo le 11.30 il neo candidato sindaco passeggiando per il corso Cavour all’altezza di Piazza Antonello si è accorto che là dove c’erano i tracciati delle aiuole per poter piantare gli alberelli adesso c’era una colata di cemento ancora fresca. Stesse macchie d’asfalto lucido lungo tutto il percorso fino all’altezza del Teatro Vittorio Emanuele.

“Qui a Messina stanno attenti e vanno a cercare il pelo nell’uovo appena ti muovi, cercano l’illegalità tra gli occupanti del Pinelli e poi vengono qui a rovinare il futuro dei nostri figli- dichiara mentre inginocchiato spacca pezzo per pezzo l’asfalto- queste sono le vere follie, togliere il verde per fare spazio al cemento”.

Rischia sicuramente una denuncia ma per chi ha fatto lo sciopero della fame per l’archivio storico, per chi è salito sul pilone di Torre Faro per dire no al Ponte, per chi ha fatto ogni sorta di protesta per “le piccole cose quotidiane” che ti cambiano la vita, non sarà la denuncia che può fermarlo.

“Domani sarò di nuovo qui e al posto dell’asfalto pianterò un alberello, anzi invito tutti i messinesi che hanno a cuore la città ed il destino dell’aria che respiriamo, della qualità della vita a venire qui e portare una piantina e a fare come me”.

Il suo movimento del resto si chiama “Cambiamo dal basso”, e dal basso si inizia anche così, appollaiati sul marciapiede per far tornare in vita l’aiuola soffocata dall’asfalto. Domani alle 11, appuntamento a Palazzo dei Leoni, armati di vanga, semi, piantine, guanti da giardinaggio e pollice verde……

I passanti oggi vedendo quella figura armata di mazzotta distruggere il cemento lo avranno preso per pazzo, ma Renato Accorinti ci è abituato. Forse, il giorno in cui accanto a lui saranno in tanti a fare questi stessi gesti comprenderemo che amare la propria città anche a costo di fare “cose strane”, è l’unica follia che val la pena di fare.

Intanto il Comune ha diramato una nota: L’ufficio manutenzioni strade del Comune ha precisato che l'intervento è stato attuato per la sicurezza della circolazione stradale. Non si è registrata alcuna rimozione di alberi ma si è solo dovuta effettuare una provvisoria copertura bituminosa per evitare creazione di buche, in carenza di necessarie risorse finanziarie alla piantumazione di nuovi alberi negli spazi privi. La provvisoria copertura sarà rimossa appena disponibili i fondi di bilancio che permetteranno il completamento di quanto previsto nell'intervento progettuale.

Rosaria Brancato