Sondaggio Demopolis-Tempostretto l’81% boccia la qualità della vita in città

Il sondaggio di Demopolis per Tempostretto non lascia spazio a dubbi. L’81% dei lettori non è soddisfatto della qualità della vita a Messina.

Rispetto a 3 anni fa chi ha risposto al sondaggio ha definito la condizione economica della sua famiglia peggiorata rispetto al passato.

I dati sono tratti dal sondaggio realizzato online nelle scorse settimane dall'Istituto Demopolis, diretto da Pietro Vento, tra i lettori di Tempo Stretto. Al campione di 360 rispondenti è stata applicata una ponderazione sulle variabili di quota in relazione al genere ed alla fascia di età (approfondimenti su www.demopolis.it).

Le schermate sono 3. La prima riguarda appunto la qualità della vita. La stragrande maggioranza dei messinesi non è soddisfatto della qualità della vita nella nostra città, contro appena il 19% (pari a poco meno di un quinto) che si dichiara soddisfatto della qualità della vita in città.

Per quanto riguarda la situazione economica della famiglia di chi ha partecipato al sondaggio il 51% dichiara che la situazione è peggiorata, il 40% risponde che è rimasta invariata, mentre possono dirsi contenti di un miglioramento delle condizioni economiche solo in pochi, appena il 9%.

Alla domanda rispetto a quali ambiti si ritiene soddisfatto chi ha risposto al sondaggio, le risposte vedono “trionfare” è il contesto della famiglia. Il campione infatti ha risposto che tra tutte le dimensioni quella familiare è soddisfacente all’87%, i rapporti con gli amici al 72%, il tempo libero al 48%, mentre il lavoro soddisfa al 45%, il reddito al 36% ed i servizi pubblici al 18%.

“La crisi degli ultimi anni – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – sembra pesare, a Messina così come nel resto dell’Isola. La maggioranza assoluta, il 51%, afferma che la situazione economica della propria famiglia è peggiorata nell’ultimo triennio. Risulta migliorata per appena il 9%, mentre è rimasta sostanzialmente analoga per 4 cittadini su 10”.

Gli ambiti di soddisfazione, in tempi di crisi, riguardano soprattutto la dimensione personale: la principale ragione di benessere è rappresentata oggi dalla vita familiare e sentimentale, indicata dall’87% degli intervistati. Ampiamente positivo è, per il 72%, il rapporto con gli amici. Ad incidere positivamente sulla quotidianità di quasi 1 intervistato su 2 è anche la sfera del tempo libero. Più problematiche appaiono invece le dimensioni del lavoro e del reddito. Estremamente critico è il giudizio sui servizi pubblici, promossi da appena il 18% degli intervistati: meno di uno su cinque…

In realtà il trend negativo era noto da tempo attraverso le diverse classifiche nazionali. Basta inoltre fare un giro per la città per vedere, in modo tangibile, una condizione di “sciatteria”, di abbandono e d’incuria che riguarda ogni area del territorio. Che i messinesi boccino la qualità della vita a Messina purtroppo, da cronisti, lo vediamo quotidianamente. Il sondaggio di Demopolis è una conferma statistica che non conforta. E come accade in ogni situazione di crisi la gente tende a ritrovare tra le mura domestiche e gli affetti quella dimensione che altrove non ha.

Rosaria Brancato