Garofalo: “Il Ponte è un’opera strategica per il governo e la maggioranza”

“L’attenzione c’è e noi non smetteremo di portare avanti la battaglia per il Ponte sullo Stretto, nella certezza che da parte del governo c’è adesso la sensibilità per condividere un percorso che dia finalmente risposte diverse al Sud ed al territorio siciliano”. Il deputato di Area Popolare Enzo Garofalo analizza con lucidità la decisione del governo di cassare 1500 emendamenti presentati alla Legge di stabilità ed in particolare TUTTI quelli relative a singole opere da inserire nella norma che riguarda le somme da stanziare per quelle definite strategiche.

“Negli ultimi 2 anni, con il governo Renzi la legge di stabilità ha smesso di essere quel contenitore che di fatto ha consentito spesso l’assalto alla diligenza- spiega Garofalo- Ci sono quindi delle restrizioni. Noi, come tantissimi altri, abbiamo presentato un emendamento all’art.21 quello riservato alle risorse per opere strategiche. Il governo ha escluso tutti gli emendamenti spiegando che in questa fase vengono stanziate le somme e che per quel che riguarda i singoli progetti la questione passerà all’attenzione dei rispettivi ministeri. Sono stati quindi rigettati gli emendamenti relativi a opere singole, non solo il nostro ma anche, per fare un esempio le Olimpiadi invernali. Il Fondo per le opere strategiche sarà poi ripartito tenendo in considerazione caso per caso. Al momento quindi le singole opere, sia pure ritenute strategiche come appunto il Ponte, non saranno inserite. Noi stiamo comunque valutando una strada per riuscire a far passare la nostra proposta”.

Quel che più conta, secondo il deputato di Area Popolare, è mantenere viva l’attenzione e non retrocedere rispetto anche a quanto dichiarato sia da Renzi che dal ministro Delrio nelle scorse settimane quando è stato riaperto il discorso Ponte sullo Stretto.

“Sapevamo già che erano stati posti paletti di questo tipo, ma rinunciare sarebbe stato un errore- conclude Garofalo- Noi ci siamo e crediamo in questa battaglia. Siamo consapevoli che non si tratta di una bocciatura nei contenuti e nel merito ma legata a procedure tecniche. Non ci arrendiamo, per noi e per il governo il Ponte è un’opera strategica e come tale sarà considerata”.

R.Br.