Politica

De Domenico: “Ancora lontana la continuità territoriale dello Stretto”

MESSINA – La continuità territoriale dello Stretto. Servizi moderni e tariffe ridotte. Questo si attendono dieci milioni di passeggeri. Pendolari e viaggiatori che avrebbero diritto a un sistema di trasporti efficiente. Nodi cruciali su cui si concentra Il candidato a sindaco della coalizione del centrosinistra, Franco De Domenico: “Non possiamo più attendere. Esprimo un giudizio positivo sul piano industriale del gruppo Fs ma il doppio binario Messina-Palermo e gli investimenti nell’area dello Stretto sono priorità ancora da risolvere”.

“Dieci milioni di passeggeri attendono investimenti nell’area dello Stretto”

Così si pronuncia De Domenico (nella foto): “Siamo felici di leggere i numeri del nuovo piano industriale 2022/2031 del gruppo Ferrovie dello Stato. Un enorme investimento, 190 miliardi di euro nel Paese, dei quali 20 in Sicilia. Si parla di 40mila nuove assunzioni. Ma per noi abitanti nell’area dello Stretto di Messina, la felicità è davvero contenuta”. Ecco un elemento critico: “L’investimento ‘del ferro’, circa 9,3 miliardi per il nuovo collegamento veloce Palermo – Catania – Messina, omette il completamento del doppio binario nella tratta Messina – Palermo. Permane il problema della continuità territoriale dello Stretto”.

“Il bando di gara deserto per l’acquisto di mezzi veloci e i prezzi dell’attraversamento ancora alti”

Osserva il candidato del centrosinistra: “La questione coinvolge – rileva il candidato – 10 milioni di passeggeri l’anno. Il governo nazionale nei fondi del Pnrr (Piano nazionale ripresa e resilienza) ha destinato anche risorse per lo svecchiamento della flotta di Blu Jet e l’acquisto di nuovi mezzi veloci. Il problema è che il bando di gara è stato fatto ma la gara è andata deserta. Questo significherà altri tempi d’attesa. L’Autorità di sistema portuale dello Stretto ha anche intercettato fondi, in parte del Pnrr, per il piano operativo triennale riguardante gli hub di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni”.

Tutti progetti che attendono risposte immediate e non più procrastinabili. Aggiunge De Domenico: “Nell’interesse della comunità dello Stretto, il prossimo sindaco, invece di isolare ancora più la nostra città, dovrà essere guida e sintesi delle richieste del territorio ai tavoli di sviluppo nell’interesse della comunità dello Stretto. Occorrerà confrontarsi e chiedere subito una funzionale continuità territoriale, con servizi e strutture adeguate e moderne. Non meno importanti le tariffe calmierate per i residenti. A fronte di servizi insufficienti e carenti – precisa De Domenico – i prezzi dell’attraversamento dello Stretto sono ancora alti”.

Laccoto: “Ignorata la tratta Palermo – Messina”

Nel frattempo, sull’argomento interviene pure il deputato regionale Giuseppe Laccoto, eletto con il Pd e ora iscritto al gruppo Sicilia Futura dal settembre 2021: “Risulta inconcepibile che, dei 20 miliardi di euro destinati alla Sicilia dal piano industriale 2022-2031 del Gruppo Ferrovie dello Stato, la tratta Palermo – Messina non venga nemmeno presa in considerazione. Si procede come se questa parte di territorio, per le ferrovie, non esistesse”.
Ricorda Laccoto, che auspica un intevento urgente del governo regionale: “Ho presentato in questi anni interrogazioni parlamentari e mozioni, chiedendo di sfruttare i fondi europei per realizzare il completamento del raddoppio ferroviario Messina-Palermo nella tratta Patti-Castelbuono. Ma sono parole al vento. Questa parte di costa tirrenica – dichiara Laccoto – è tagliata fuori da prospettive di sviluppo infrastrutturale e di crescita economica”.