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De Luca e consiglieri ai ferri corti. Pd e Articolo 1: “Il sindaco si dimetta subito”

La guerra tra il sindaco Cateno De Luca ed il Consiglio comunale si inasprisce. Tanto in Aula (dove ieri sera l’amministrazione ha presentato un sub emendamento che aveva il medesimo contenuto di un emendamento già cassato dal Consiglio comunale , con conseguente bagarre e successivo ritiro della delibera sul regolamento degli ispettori ambientali) quanto fuori dall’aula. Lo scontro tra il primo cittadino e i consiglieri ed i partiti in generale si alimenta anche all’esterno di Palazzo Zanca, a suon di post su Fb e comunicati stampa con scambio di attacchi reciproci.

Il sindaco contro i consiglieri comunali

Sulla sua pagina Fb, il sindaco De Luca commenta quanto accaduto durante la seduta del consiglio comunale: “I lavori trasformati da alcuni consiglieri in una vera e propria carneficina (vedi articolo a parte per approfondimento sulla delibera ritirata).

Sempre sul social network, De Luca ribadisce la volontà di dimettersi alla fine dell’anno, manifestando la volontà di ricandidarsi e auspicando di avere anche  una maggioranza in Consiglio comunale: “Noi, da persone responsabili, andremo avanti comunque fino a dicembre cercando di limitare i danni causati da certi personaggi senza amor proprio. Cercheremo di ridurre al massimo i termini della gestione commissariale che sostituirà il sindaco e la giunta comunale da gennaio 2020 in poi. A maggio 2020 ci ripresenteremmo al giudizio degli elettori ed accetteremo il democratico verdetto qualunque esso sarà. Se avrò il mandato pieno di governare la città mi impegnerò con tutto me stesso diversamente farò ciò che il buon Dio mi riserverà”.

I partiti contro De Luca

L’ennesima minaccia di dimissioni da parte di De Luca e le sue accuse i nei confronti del Consiglio comunale hanno inevitabilmente provocato la reazione dei partiti, che prendono di mira il primo cittadino.

Il Partito democratico lo invita a dimettersi subito “visto che non è in grado di trovare una maggioranza, nonostante si sia schierato politicamente con il centrodestra”.

“Niente ricatti, niente isterismi, niente protagonismi. Vogliamo e ci batteremo per avere un governo della Città maturo, che affronti i problemi, invece di inscenare scandali inesistenti per spostare l’attenzione su un primo anno di amministrazione che definire disastroso è poco. Si lavori, se si è in grado di farlo, altrimenti ci si faccia da parte a favore di chi è più competente, coscienzioso e soprattutto serio” si legge ancora nel comunicato delle segreteria provinciale del Pd..

“Basta Signor Sindaco! Se vuole rispettare l’onore concessole dai cittadini messinesi, governi Messina. Non accampi scuse per coprire il vuoto di un’esperienza amministrativa molto strepitante sui social network ma poco efficace in termini di risultati concreti per la nostra comunità; commenta Domenico Siracusano, segretario provinciale di Articolo 1.

“Messina è sporca, la crisi del trasporto pubblico locale è sotto gli occhi di tutti, la gestione dei servizi sociali è nel caos dopo un cambio di governance più che discutibile sia per legittimità che per efficacia, la riorganizzazione della macchina amministrativa sembra essere animata da spirito punitivo e non ricostruttivo, la condizione dei baraccati è sostanzialmente immutata, nonostante annunci e scadenze.

Ma soprattutto Messina è in un costante declino socio-economico, sempre più impoverita e prima di un orizzonte di sviluppo possibile”.

“A Messina – conclude Siracusano – serve un sindaco che, insieme alle forze politiche, sia capace avviare un percorso condiviso e concertato con le altre componenti del contesto locale (sindacati, organizzazioni datoriali e di categoria, ordini professionali, etc) che immagini una via di uscita. Se a De Luca questo non interessa e pensa ad interpretare il suo ruolo solo per fare tattica politica sulla pelle dei messinesi è meglio che lasci. E in fretta”.