ll Comune non trova i soldi per i servizi sociali, ma liquida ai Franza quasi 2 milioni di euro

Tra le priorità economiche di Palazzo Zanca c’è il pagamento di un debito fuori bilancio milionario destinato ai Franza. Proprio mentre alcuni dei servizi sociali essenziali si fermano per la mancata concessione della proroga da parte del commissario straordinario Luigi Croce, al Comune si sta infatti concludendo l’ iter della determina dirigenziale n.6 del 1 marzo 2013, che dà il via libera alla liquidazione di 1,8 milioni di euro alla G.F. Building Srl. L’atto è accompagnato dal nulla osta del reggente di Palazzo Zanca, che da una lato stringe la cinghia, andando a colpire le categorie più svantaggiate, dall’altro la allarga, accontentando le richieste provenienti dai “ceti alti” della società.

Per dovere di cronaca, diciamo subito che la somma che il Comune si appresta a versare nel conto corrente della G.F. Building è assolutamente dovuta e legittima ed è il frutto di una transazione tra il Comune di Messina e la società dei Franza per un vecchio contenzioso risalente al 1996, quando la società Fraim Spa (diventata poi Trade Imm.Srl, a sua volta incorporata per fusione nella Siceas Building rl) citò in giudizio in giudizio il Comune e la Provincia Regionale di Messina, chiedendo, previa declaratoria della c.d occupazione acquisitiva, la condanna al risarcimento dei danni relativi alla perdita definitiva del diritto di proprietà nonché al pagamento dell’indennità di occupazione legittima.

La controversia giuridica tra i due enti pubblici ed i Franza nacque in merito al progetto di realizzazione dei lavori di prolungamento della Strada Panoramica 2° e 3° stralcio, per il quale l’allora sindaco autorizzò in favore delle Provincia Regionale l’occupazione temporanea e d’urgenza, tra gli altri anche di un immobile di proprietà della Residence dei Laghi srl (successivamente diventata Fraim Spa), per la realizzazione dei lavori . La lunga trafila giudiziaria ha portato, nel 2010, ad una soluzione transattiva, in virtù della quale il Comune si è impegnato a versare alla G.F. Building Srl. una somma di euro 2.050.00,00 (2 milioni e 50 mila euro), con l’anticipo di euro 250.000,00 al momento della sottoscrizione della transazione . L’intera somma si è trasformata in un debito fuori bilancio, regolarmente approvato dal Consiglio Comunale.

In questi tre anni, i Franza hanno più volte battuto cassa al Comune per avere il resto di ciò che gli spetta di diritto e adesso le loro richieste sono state esaudite. Ribandendo ancora la legittimità della liquidazione, è quanto meno singolare che il Comune abbia deciso di dare il via libera al pagamento proprio in questo momento di grave emergenza economica, in cui la liquidità scarseggia e mancano persino i soldi per garantire la continuità dei servizi sociali, che non sono certo un orpello o un capriccio per un’amministrazione comunale, chiamata a fare l’interessi di tutti e non di pochi eletti. Chissà, poi, cosa avrà pensato il ragioniere generale Ferdinando Coglitore quando si è visto arrivare sulla sua scrivania quell’ “ordine” di pagamento pro Franza firmato da Croce, che solo pochi giorni fa gli aveva ricordato che è il commissario, e solo il commissario, a decidere le priorità delle uscite di Palazzo Zanca . Priorità che, evidentemente, al Comune di Messina hanno poco che vedere con equità e giustizia sociale. E, intanto, la città affonda. Ogni giorno di più. (Danila La Torre)